In una recente discussione iniziata da CobraBitcoin, comproprietario di Bitcoin.org, si è parlato di come i Bitcoin (BTC) persi ogni giorno superano quelli che si minano.
Il calcolo prende in considerazione il fatto che più o meno, dall’inizio del 2009, sono andati persi circa 4 milioni di BTC. Se calcoliamo i giorni, si tratta di oltre 4mila giorni, per cui sono stati persi circa 940 BTC al giorno.
Ogni giorno, invece, ogni 10 minuti vengono minati 6,25 nuovi BTC, ovvero circa 900 BTC al giorno, cifra che è inferiore ai BTC che vengono persi ogni giorno, dimostrazione questa che la scarsità dell’asset verrà influenzata anche dai BTC persi.
Bitcoin persi e scarsità dell’asset
Infatti, ci sono solamente 21 milioni di BTC ed una parte di questi sono in mano agli exchange. Altri sono invece in mano ad oltre 40 milioni di indirizzi, chi più chi meno, ed oltre 5 milioni di indirizzi possiedono tra i 1000 e i 10000 BTC.
Da questo dato è facile comprendere come una sola persona che dovesse perdere una quantità di BTC ridurrebbe indirettamente la quantità di BTC in circolazione, che si tradurrebbe in una maggiore scarsità dell’asset ed un aumento inevitabile del prezzo.
Quindi, per assurdo, in futuro, per esempio quando avverrà il prossimo halving di bitcoin, questa inferiorità sarà sempre più evidente e la perdita degli asset andrà ad influenzare il valore con la possibilità che salga ulteriormente.
Bitcoin e valore di deflazione
Di certo è una statistica drammatica perché molte persone perdono i propri fondi, ma tuttavia può avere un risvolto positivo su BTC che diventa sempre più scarso.
Bitcoin è anche più scarso di materie prime come l’oro, e infatti il suo valore è di gran lunga superiore se consideriamo che 1 oncia di oro costa attualmente 1679 euro.
Oltretutto, riflettendoci bene, il denaro contante è un bene inflazionabile, quindi è destinato a perdere valore nel tempo, mentre per Bitcoin vale la regola contraria per cui, se la gente inizierà a capirlo, potrebbe far avviare una nuova “febbre dell’oro”.