Prosegue la salita parabolica della DeFi, ma per il resto del mercato crypto cresce la prevalenza di segni rossi che oggi salgono all’80%.

Scorrendo la lista della Top 20 emerge uno sbiadito segno verde, quello di Cosmos (ATOM) unica sopra la parità con +0,5%. Scendendo oltre al 22° posto sale Aave (LEND) che anche oggi mette a segno un rialzo a doppia cifra sopra il 10%.
Nelle ultime ore LEND ha sfiorato i $0,9% aggiornando il massimo storico.
Tra le migliori di giornata, oltre Aave (LEND), troviamo Aragon (ANT) +15% e Kusama (KSM) +25%. Quest’ultimo un progetto primitivo di Polkadot (protocollo decentralizzato di interoperabilità tra diverse blockchain).
Dalla parte opposta, maglia nera per Flexacoin (FXC) in discesa di oltre il 13%, seguita da Nervos Network (CKB) e Verge (XVG), entrambe -10%.
I ribassi delle ultime ore riportano i prezzi a testare i minimi relativi di inizio agosto, facendo aumentare gli scambi perlopiù causati dalla chiusura posizioni di breve periodo. Scambi totali sulle piattaforme spot oltre i $165 miliardi, con Bitcoin poco sotto i $3 miliardi ed Ethereum, la metà, a $1,5 miliardi, per entrambe il livello più alto dell’ultima settimana.
La capitalizzazione totale scende a $355 miliardi, il livello più basso dalla metà di agosto.
La dominance di Bitcoin in leggero recupero al 59,2%. Invariata Ripple al 3,5% mentre si contrae Ethereum scivolando al 12%, livello di inizio mese.
DeFi in salita
Oggi viene abbattuto il muro dei $7 miliardi immobilizzati sulle varie piattaforme.
Dopo la conquista della prima posizione per controvalore bloccato in collaterale, Aave (LEND) rafforza il podio salendo oltre $1,55 miliardi. Nuovo record assoluto anche per totale di numero Ether utilizzati nelle varie dApp. Oltre 4,8 milioni di pezzi. Una salita del 98% dai livelli di inizio luglio.

Bitcoin (BTC)
I prezzi di Bitcoin tornano nuovamente a testare il supporto degli 11.200 dollari. È la terza volta in due settimane. In precedenza, entrambe le volte, il supporto ha respinto la discesa riportando i prezzi ad aggiornare i massimi di periodo.
Sarà necessario tenere questo livello per non rischiare di andare a testare il prossimo livello in area 10.500 dove nelle ultime 48 ore sono aumentate le difese dei professionisti in opzioni.
In quest’ultima settimana la forza relativa è aumentata a favore delle opzioni Call evidenziando più il timore di ulteriori ribassi. Motivo che alza la prudenza favorendo l’attesa per ulteriori conferme del consolidamento di un supporto valido in ottica di medio periodo.

Ethereum (ETH)
Nonostante il fermento nella DeFi, il prezzo di Ethereum continua a sonnecchiare esprimendo particolare debolezza.
Dopo i massimi raggiunti il 17 agosto è iniziato un lento declino dovuto più a mancanza di nuovi acquisti anziché di vendite allo scoperto. Al momento non preoccupano le oscillazioni sotto la soglia psicologica dei 400 dollari.
Il supporto tecnico da monitorare rimangono i 355 dollari, primo livello protetto anche dalle Put degli operatori in opzioni. Una rottura di questo livello aprirebbe spazi per discese sino area 310-305 dollari. Solamente una discesa sotto questi livelli inizierebbe a rovinare il solido trend rialzista costruito dai minimi di metà marzo.