Guai in vista per Brock Pierce, proprio nel bel mezzo della campagna elettorale per le presidenziali USA 2020. Nei giorni scorsi avrebbe ricevuto la citazione in giudizio nella causa per frode intentata da coloro che si ritengono truffati dalla ICO di EOS.
Sul caso si era già pronunciata la SEC, che aveva condannato EOS ad una maximulta da 24 milioni di dollari. Tuttavia coloro che comprarono i token si sono poi riuniti in una class action. La causa coinvolge Brock Pierce in quanto ex Chief Strategy Officer, ma vede coinvolto anche il CEO di Block.one Brendan Blumer, il CTO Daniel Larimer e Ian Grigg.
L’accusa è quella di aver venduto illegalmente titoli non registrati presso la SEC. I querelanti sostengono inoltre che i promotori della ICO gonfiarono artificialmente il prezzo di EOS, di fatto ingannando gli investitori. Era il 2017, in piena bolla speculativa.
Coloro che si ritengono frodati lamentano anche che Pierce e soci avrebbero sostenuto che EOS sarebbe stata decentralizzata, quando in realtà il sistema di governance è in mano ai block producer.
La ICO di EOS raccolse 4,1 miliardi di dollari. È facile immaginare quante persone possano aver creduto nel progetto. Ad ogni modo, a differenza di altre ICO sorte in piena bolla speculativa proponendo token mai listati, EOS è attualmente sul mercato.
Non solo, è anche una delle criptovalute con la più alta capitalizzazione. Secondo Coinmarketcap è in 13° posizione tra le maggiori capitalizzate, sebbene si sia fortemente deprezzata nel tempo. Attualmente è scambiata a 2,60 dollari circa, ma il record di 22 dollari toccato ad aprile 2018 è decisamente lontano, il che spiega la rabbia degli investitori.
La ICO di EOS, Brock Pierce e le presidenziali USA
Questa bufera giudiziaria arriva a meno di due mesi dal voto negli Stati Uniti, in cui Brock Pierce sta tentando faticosamente di scardinare gli equilibri tra democratici e repubblicani.
Mentre i suoi detrattori accusano Brock Pierce di essersi candidato in una “stravagante campagna elettorale” proprio per sfuggire alla causa, lui continua il suo viaggio negli Stati Uniti.
Our team served @brockpierce for securities fraud at his rally in NYC.
Pro tip- when you’re trying to avoid getting served for a multi B fraud case, maybe lay off outlandish presidential campaigns pic.twitter.com/ZZEsilzOzJ
— James Koutoulas (@jameskoutoulas) September 14, 2020
In questi giorni “caldi” Brock Pierce è alla conquista di New York, dove ha recentemente inaugurato il suo quartier generale. La sua candidatura sembra ora presa in considerazione dai media mainstream. Stanno parlando di Brock Pierce giornali come il New York Post e testate come Fox News, sebbene Brock fatichi a scrollarsi di dosso l’immagine del child actor protagonista di The Mighty Ducks (Stoffa da campioni), film di Walt Disney degli anni ’90.
Consapevole di non poter vincere contro due colossi come Joe Biden e l’attuale presidente Donald Trump, quel che spera in realtà Brock Pierce, stando alle sue recenti dichiarazioni, è di essere dirompente e di iniziare a costruire un’alternativa.
Del resto, ha dichiarato, ha solo 40 anni e ha altri 40 anni davanti. Di tempo ne ha, e sembra proprio che la causa su EOS non lo abbia minimamente toccato.