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Deutsche Bank: le CBDC cambieranno il mondo

Le CBDC (Central Bank Digital Currency) hanno le potenzialità di cambiare il sistema finanziario nei prossimi anni, questa l’ipotesi contenuta in un report di Deutsche Bank che analizza l’impatto delle valute digitali emesse dalle banche centrali.

Il documento di settembre 2020 analizza l’evoluzione del denaro e il futuro delle valute digitali emesse dalle banche centrali, tenendo presente che al mondo ci sono due casi di test già avviati:

Insomma, il tema deve essere affrontato, prima che queste diventino realtà, anche perché il Coronavirus ha accelerato l’esigenza di avere pagamenti elettronici. 

Vantaggi e svantaggi delle CBDC secondo Deutsche Bank

Per il report, le CBDC portano una serie di implicazioni positive e negative che non possono essere ignorate. Il documento cita, tra i vantaggi:

  • La velocità e la facilità delle transazioni;
  • La capacità di rafforzare le politiche per la crescita;
  • Fermare i trasferimenti illegali di denaro;
  • Maggiore tracciabilità del denaro. 

Ma ci sono anche dei rischi, a partire dalla privacy degli utenti. Inoltre, dice il report: 

“Se i consumatori possono detenere un proprio conto digitale presso la banca centrale, il ruolo delle banche potrebbe dover essere ridefinito (con, ad esempio, il ritiro dei crediti convenzionali che limitano la capacità di prestito delle banche) e le CBDC avranno anche implicazioni più ampie per l’economia globale e relazioni internazionali”. 

La e-Krona prima CBDC a circolare in Europa

Quali sarebbero le prime conseguenze del lancio di una valuta digitale simile? Secondo la Deutsche Bank, nel caso della e-Krona ad esempio, essendo la Svezia membro dell’Unione Europea la valuta digitale svedese potrebbe circolare in tutta la UE in forza della legge della libertà di movimento dei capitali. Paradossalmente potrebbe essere accettata su tutto il territorio europeo e non solo in Svezia come metodo di pagamento. 

Diverso sarebbe il caso della Cina che sta già testando il suo Renminbi in quattro città e che potrebbe effettuare test su larga scala ai prossimi giochi olimpici invernali del 2022. La prima importante conseguenza secondo il report, è che la Cina non avrebbe più bisogno del sistema di pagamento SWIFT con altri paesi che accettassero la sua valuta digitale. 

Il report di Deutsche Bank passa poi ad analizzare l’impatto che una CBDC avrebbe sulle banche, sugli individui e sui governi.

Le banche

Le prime ad essere colpite sarebbero le banche commerciali. Perché se la banca centrale distribuisce la valuta digitale direttamente ai consumatori, le banche tradizionali devono ripensare il loro ruolo. Inoltre una valuta digitale così concepita potrebbe essere uno stimolo all’economia, potrebbe insomma avere l’effetto “helicopter money” e scavalcare i rischi di inflazione e quelli connessi ai tassi di interesse troppo bassi.

Gli individui

L’uso della valuta digitale emessa dalle banche centrali da parte degli individui si scontra con una ambiguità. Le giovani generazioni infatti sono molto attente alla privacy seppure aperte alle innovazioni tecnologiche. Secondo la Deutsche Bank potrebbero non accettare di vedere ridotta la loro privacy e per questo l’emissione di una CBDC potrebbe incontrare resistenze se non portare a disordini sociali. 

I governi

Per i governi una CBDC sarebbe utilissima per controllare qualsiasi tipo di transazione. Sarebbe insomma uno strumento talmente trasparente da impedire usi illeciti quali ad esempio l’evasione fiscale o l’utilizzo improprio di fondi pubblici. 

Le conclusioni di Deutsche Bank

Il report si conclude sostenendo che al momento non ci sono dei test su larga scala che permettano di capire l’impatto di una valuta digitale emessa dalle banche centrali. Sarà necessario capire la sicurezza che portano offrire le DLT prima di tutto, e comprendere anche come una valuta digitale potrà inserirsi nelle infrastrutture esistenti.

Il secondo punto è valutare cosa avverrà con il primo lancio. Secondo il report, altre nazioni potrebbero seguire e il sistema monetario mondiale e dovrebbe subire aggiustamenti. 

Ma, conclude il report: l’incertezza non è una ragione per non affrontare l’argomento.

L’Europa e l’Euro digitale

Il report si inserisce in un quadro europeo dove l’euro digitale sembra non essere più solo un’ipotesi remota. 

Nei giorni scorsi la BCE ha annunciato l’avvio di una consultazione pubblica sul tema. L’obiettivo della BCE sarebbe quello di affiancare la moneta digitale a quella cartacea e renderla complementare per effettuare pagamenti giornalieri in modo rapido e sicuro. 

Queste le ragioni che inducono la BCE ad emettere un euro digitale:

  • La necessità di fare fronte alla crescita di domanda per pagamenti elettronici;
  • Il calo dell’uso del contante;
  • Il contrasto a mezzi di pagamento elettronici privati (Libra, ad esempio);
  • Il fatto che altre banche centrali stiano emettendo le loro CBDC.

Insomma, il panorama economico sta già cambiando. Se il più grande paese al mondo come la Cina emettesse la sua valuta e trovasse accordi commerciali per farla accettare anche da altri paesi, il quadro internazionale ne uscirebbe già stravolto. Anche Libra potrebbe contribuire, se veramente fosse lanciata e rendesse facile lo scambio di denaro, tanto quanto l’invio di una foto. 

L’Europa non può non tenere conto di questo scenario e l’euro digitale sembra la migliore risposta. 

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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