Continua la corsa in solitaria del Bitcoin che cresce ancora e dopo 1018 giorni rivede i 13.800 dollari. Era dalla metà di gennaio 2018, nel pieno del crollo che nel corso dello stesso anno ha visto perdere oltre l’80% del valore, che le quotazioni del Bitcoin non erano più riuscite a spingersi così in alto.
Sono 12 giorni, dal 17 ottobre, che i prezzi del Bitcoin continuano a salire puntando a minimi e massimi superiori, tranne una pausa di due giorni a cavallo di inizio settimana. Questa tendenza, se dovesse proseguire anche nei prossimi giorni e sino alla fine del mese, aspira a chiudere il migliore mese di sempre.
Quello che sta accadendo in questi ultimi giorni ha nuovamente riportato il sentiment degli operatori vicino ai livelli record dello scorso metà agosto. È una prerogativa che si riscontra anche sul volume di affari scambiato nell’ultima settimana.
Rimangono stabili nella media mensile dell’ultimo trimestre il numero di bitcoin scambiati giornalmente – tra 150 e 190 mila – ma la crescita del valore registra la settimana con il volume d’affari più alto (calcolato in dollari statunitensi) dalla metà di agosto.
Bitcoin, cresce la dominance e anche il market cap
In crescita anche la dominance che risale al 62,5%, il livello più alto dalla metà di luglio. Anche la capitalizzazione del Bitcoin viaggia di pari passo con il prezzo, e con circa 250 miliardi di dollari riconquista i livelli di gennaio 2018. Questa condizione trascina anche l’intero market cap a rivedere i 400 miliardi di dollari, livello visto per l’ultima volta nel maggio 2018.

Mercato crypto oggi
Tranne che per il Bitcoin e poche altre la giornata non è brillante. Oltre l’80% delle criptovalute, infatti, si muove sotto la parità. Scorrendo la classifica dalla testa delle maggiori capitalizzate, oltre il Bitcoin che guadagna circa l’1% dai livelli di ieri mattina, solamente Bitcoin Cash (BCH) +3,5% e Leo Token (LEO) +0,2% riescono ad avere un saldo giornaliero positivo. Delle prime 100 capitalizzate, fanno meglio solo Nexo e Compound (COMP) in salita oltre il 5%.
Timidamente torna a recuperare il totale del collaterale in progetti DeFi poco sopra gli $11,4 miliardi di dollari. Sembra essersi fermata l’emorragia del capitale immobilizzato registrata dopo il bug del protocollo Harvest Finance che ha fruttato oltre $24 miliardi all’esperto hacker giovandosi della possibilità di ottenere prestiti veloci senza garanzia.
Nonostante le tensioni ed il deflusso dei principali asset collateralizzati (Ethereum, Bitcoin e Dai) il primo exchange decentralizzato di Uniswap registra un record di volumi giornaliero ed un aumento del valore totale del collaterale depositato che sfiora i $2,8 miliardi, il nuovo massimo.

Bitcoin (BTC)
La salita delle ultime ore ha spinto i prezzi ad aggiornare i massimi annuali con un guadagno del 90% dalle quotazioni del 1° gennaio, facendo posizionare il bitcoin sul podio come migliore asset dell’anno.
Una salita di questa intensità inizia ad avere il fiato corto così come si può riscontrare dai volumi che in queste ultime ore di nuovi massimi non stanno accompagnando la salita con la stessa enfasi dei giorni scorsi.
Prima di stabilire nuovi target al rialzo per i prezzi è necessario formare delle valide basi di supporto dove tornare ad accumulare prima di iniziare un nuovo balzo.
La salita delle ultime due settimane è avvenuta senza formare aree di supporto aprendo spazio a possibili speculazioni di breve al ribasso. La pensano così gli operatori professionisti in derivati che tornano a costruire le strategie difensive, in queste ore tornate nuovamente ad aumentare verso livelli di resistenza. Indice che a questi livelli si pensa a proteggersi dal pericolo di un improvviso cambio di direzione.

Ethereum (ETH)
Continuano ad incidere le prese di profitto scattate la scorsa settimana quando i prezzi di Ethereum hanno superato i 415 dollari per la prima volta dall’inizio di settembre. È un livello di resistenza fortemente difeso dagli operatori in derivati, che fa sfumare le ambizioni di tenere lo stesso passo rialzista del Bitcoin.
In queste ultime ore i prezzi tornano a testare l’ex resistenza dei 390 dollari, ora diventato supporto. La battaglia tra acquisti e vendite di queste ultime ore decreterà i vincitori. Una mancata tenuta di questo livello aprirà spazi al ribasso sino area 355-345 dollari andando così a testare la trendline rialzista che accompagna il rialzo dal minimo di marzo.
Al contrario, una reazione positiva sopra 390 dollari, darà un chiaro segnale di accumulazione riportando fiducia negli acquisti necessari per validare un nuovo attacco dei 420 dollari.