Giornata ad alta tensione sui mercati finanziari mondiali ed anche Bitcoin e le criptovalute sono in calo.
La nuova scure europea sulle restrizioni sociali per contenere la nuova ondata di contagi del Coronavirus e le ipotesi di tornare ai blocchi anche in alcuni stati americani, fanno tornare i timori di pesanti riflessi sulla ripresa economica mondiale.
Anche se con impatto inferiore, i ribassi di ieri riportano indietro la memoria allo scorso periodo tra marzo e aprile.
Sia l’indice re dell’azionario americano S&P500, sia quello di riferimento europeo Eurostoxx50 perdono entrambi il 3,5% in un sola seduta, ampliando le perdite iniziate dalla metà del mese.
Scivola il prezzo dell’oro. In calo anche Bitcoin
Anche il Gold accusa una caduta dell’1,6%. Anche se non è la peggiore degli ultimi mesi, lo scivolone di ieri riporta le quotazioni ad un passo dai $1.850 l’oncia, il punto più basso degli ultimi 30 giorni.
Dai top assoluti battuti il 7 agosto a $2015 l’oncia, le quotazioni dell’oro accusano una perdita che sfiora il 10%.
Anche Bitcoin ieri segue l’onda ribassista chiudendo la giornata con una chiusura giornaliera in perdita del 2,6% dalla chiusura di martedì. Ma a differenza degli altri asset, nonostante la debolezza, i prezzi di Bitcoin guadagnano il 17% dalla chiusura del 16 ottobre.
Bitcoin è in decisa controtendenza anche su base mensile con un saldo totale del +22%.
Mercato crypto oggi
La giornata odierna viene ancora influenzata dalla debolezza con oltre l’80% delle principali criptovalute sotto la parità. Scorrendo la classifica della principali capitalizzate bisogna scendere sino alla 25a posizione per trovare il primo segno positivo.
È quello di Nem (XEM) che mette a segno uno dei migliori rialzi di giornata salendo del 4% nelle ultime 24 ore. Tra le prime 100 capitalizzate fa meglio solo Digibyte (DGB), l’unica che balza a doppia cifra oltre il 16%.
Torna sotto i $390 miliardi il valore della capitalizzazione dell’intero mercato. È durato poche ore il superamento dello scoglio dei $400 miliardi, principalmente grazie al balzo dei prezzi del Bitcoin oltre i 13.800 USD, il livello più alto da gennaio 2018.
La forza del Bitcoin continua a far guadagnare quote di mercato. In queste ore viene superata la soglia del 62,5%, il livello più alto dalla fine di luglio. Al contrario, la dominance di Ethereum scende all’11,2%, il livello più basso da fine luglio. Mentre XRP sfonda sotto il 2,8%, cadendo ai livelli di dicembre 2017.
Torna a scendere il TVL (totale valore bloccato) a $11 miliardi insieme a tutti gli altri indicatori. Vengono liquidate posizioni sia in Ethereum passate da 9,1 a 8,4 milioni, sia dei Bitcoin tokenizzati da 171 a 164mila pezzi.
Resta invariato il podio dei progetti più utilizzati, con Uniswap ben saldo in prima posizione con $2,6 miliardi, seguita da Maker e WBTC.
Bitcoin (BTC) a 13.000 dollari
Il rialzo di ieri non è stato accompagnato da nuovi volumi in acquisto. Per questo motivo, così come già ipotizzato nell’aggiornamento di ieri, il rischio era di una inversione di breve come poi avvenuto.
Da 13.840 USD lo scivolone di ieri ha riportato i prezzi poco sotto la soglia psicologica dei 13.000 USD, area dove i prezzi si stanno muovendo anche oggi provando a formare un’area di supporto tecnico valida per il tentativo di nuovi allunghi rialzisti.
È una condizione che in queste ultime ore sta facendo aumentare le coperture al rialzo tra gli operatori in opzioni anche se le coperture al ribasso continuano a prevalere con un rapporto 1:2 a favore delle opzioni Put in crescita tra i 12.700 e 12.200 USD, alzando i livelli dai precedenti 10.300 USD.
Sono segnali che devono far aumentare le attenzioni per questi livelli in caso di inversione del trend.
Ethereum (ETH) scende a 380 dollari
Si sgonfia il rimbalzo dei prezzi di ieri.
Fallisce il tentativo di riportarsi sopra i 400 dollari con prezzi che tornano a testare l’ultima ex resistenza di breve in area 380 dollari.
Nonostante i volumi rimasti tonici, oltre $1,1 miliardo nella giornata di ieri, la discesa delle quotazioni evidenzia la prevalenza la chiusura delle posizioni al rialzo. La discesa delle ultime ore attira nuovamente nuove coperture rialziste poco sopra la soglia tecnica e psicologica dei 400 dollari.
Al ribasso rimane valida la tenuta dei 355 dollari. Una eventuale rottura potrebbe aumentare speculazione e volatilità.