Con un colpo di coda ieri, in pochi minuti, i prezzi del Bitcoin realizzano oltre 350 dollari spingendo le quotazioni ad aggiornare i massimi dell’anno a 14.065 dollari, pochi punti sopra il precedente record di sabato 31 ottobre.
È un movimento che è avvenuto in solitaria, seguendo la caratteristica di questa fase dove i prezzi di Bitcoin continuano a muoversi in maniera autonoma e senza influenzare tutto il resto del settore.
Ma poi il rialzo è stato riassorbito nella notte, con prezzi nuovamente tornati ai livelli di ieri pomeriggio tra i 13.500 e 13.700 dollari, snobbando le cronache politiche statunitensi che catalizzeranno le attenzioni anche nei prossimi giorni con un esito per nulla scontato come, invece, sembrava sino a ieri.
Dopo la giornata di ieri, quindi, in questo primo mercoledì del mese continua a prevalere il segno rosso anche se con una frequenza inferiore a ieri. Questa media si riscontra anche tra le prime dieci capitalizzate, con solo quattro segni sopra la parità.
Tra le big il rialzo è guidato da Bitcoin che sale oltre 1,5%, il secondo migliore rialzo nella Top20, seguito da Ethereum (ETH) +1%, Litecoin (LTC) +0,6%.
Fa meglio solo Cardano (ADA) che sale oltre il 4% dai livelli di ieri mattina, provando a recuperare parte del ribasso accusato nelle ultime due settimane.
Allargando il confronto con altri token a minore capitalizzazione, la migliore di giornata è HedgeTrade (HEDG) in volata di oltre il 35%, seguita da ABBC Coin (ABBC) +20% e The Midas Touch Gold (TMTG) anche oggi sul podio con un guadagno a doppia cifra, +13%.
Dalla parte opposta la maglia nera oggi è divisa tra Yearn.Finance (YFI) e VeChain (VET), entrambe in discesa del 9% nelle ultime 24 ore.
Nonostante le tensioni per molti token della DeFi, il totale del valore bloccato nei vari progetti rimane ancorato a 11 miliardi di dollari con il numero di Bitcoin tokenizzati che torna a salire verso i 170.000 BTC, pari a $2,3 miliardi, nuovo record in controvalore calcolato in dollari statunitensi USD.
La capitalizzazione totale si mantiene sopra i $395 miliardi. Merito del Bitcoin che si riporta oltre i $255 miliardi per la prima volta da gennaio 2018, risalendo al 65% per la quota di mercato a discapito di Ethereum che scende sotto l’11% di dominance dopo oltre tre mesi.
Summary
Prezzi Bitcoin (BTC)
Bitcoin continua a non cedere alle vendite che rimangono timide nonostante i livelli da capogiro raggiunti in poco tempo. Dalla caduta di inizio settembre, a distanza di un mese i prezzi di Bitcoin hanno messo a segno un rialzo del 40% spingendo le quotazioni oltre i precedenti massimi di agosto. Una corsa che ha lasciato poco spazio per costruire validi supporti. Per questo è necessario formare basi da dove ripartire.
Solamente il superamento dei 14.200 USD supportato da volumi in crescita decreterà l’inizio di una nuova fase rialzista. In caso contrario meglio pazientare.
Prezzi Ethereum (ETH)
Dai minimi di settembre, il prezzo di Ethereum ha guadagnato circa il 20% dimostrando una salute meno pimpante evidenziando una salita più per un riflesso che per meriti propri. La bassa intensità e i volumi poco convincenti non forniscono le conferme utili per chiarire se tecnicamente area 390 USD è da considerare supporto o resistenza.
Al momento gli operatori considerano sempre più i 405 USD un livello cruciale da superare prima di attaccare i 420 USD, la resistenza che a metà ottobre ha spento l’ultimo rialzo.