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Bitcoin in aiuto dell’Iran per uscire da una situazione drammatica

Bitcoin potrebbe essere utilizzato dall’Iran come strumento per combattere, parzialmente, la situazione drammatica che sta attraversando. 

I problemi principali sono tre: 

  • Covid-19, 
  • l’inflazione, 
  • il dollaro americano. 

Infatti l’emergenza sanitaria nel paese è ormai a livelli drammatici, con una vera e propria esplosione di contagi e morti a partire da ottobre. 

Secondo il ministero della salute iraniano, il numero di infezioni quotidiane da Covid-19 è più che quadruplicato negli ultimi due mesi, e questo porta come conseguenza non solo un inasprimento della crisi sanitaria, ma anche un collasso economico. 

A ciò si aggiunge una continua perdita di potere di acquisto della valuta fiat locale, il rial, iraniano, che continua a diminuire drasticamente. 

Secondo il professore di economia applicata della Johns Hopkins University, Steve H. Hanke, esperto di iperinflazione, la situazione in Iran da questo punto di vista sarebbe ormai “una classica spirale di morte”, visto che da inizio anno il rial si è deprezzato del 54% nei confronti del dollaro americano, con un tasso di inflazione annuo passato dal 22% al 158%.

Infine il paese ha enormi problemi ad attingere alle proprie riserve in dollari, visto che negli ultimi 24 mesi sono crollate di oltre il 33%. 

Come se non bastasse, le sanzioni internazionali rendono comunque molto difficile al paese spendere dollari americani ad esempio per pagare le merci d’importazione. 

Tuttavia, d’altro lato, il paese non solo è ricco di petrolio, ma già ad agosto 2019 regolamentò il mining di criptovalute, tanto da favorire in qualche modo lo sviluppo di questa industria. 

Qualche giorno fa inoltre una nuova legge ha imposto a tutti i miner che operano nel paese di vendere le criptovalute minate di fatto alla banca centrale, ed ha consentito alla stessa banca centrale non solo di acquisire e detenere criptovalute, ma anche di utilizzarle per pagare le importazioni. 

Il fatto di poter far estrarre ad esempio BTC dai suoi cittadini, per poi obbligarli a cederli alla banca centrale, potrebbe in effetti aiutare il paese ad aggirare perlomeno i problemi dovuti al fatto di non riuscire ad acquisire sufficienti dollari per poterli spendere per acquistare merce di importazione. 

Come Bitcoin aiuterà l’Iran

Utilizzando le sue cospicue fonti di energia potrebbe acquisire facilmente una certa quantità di bitcoin, seppur probabilmente non molto elevata, da utilizzare liberamente sui mercati internazionali. Infatti l’utilizzo di BTC può aiutare il paese anche ad aggirare le sanzioni imposte dagli USA nei suoi confronti. 

In questo modo, anche grazie al recente apprezzamento di BTC, potrebbe far parzialmente fronte alle notevoli difficoltà che sta riscontrando nelle importazioni, utilizzando bitcoin al posto del dollaro americano come valuta per i pagamenti internazionali. 

Non è ancora chiaro se effettivamente le cose andranno così, ma visto che pare proprio che la banca centrale iraniana da un lato stia acquisendo BTC, e dall’altra sia autorizzata ad utilizzarli per pagare le importazioni, tutto farebbe pensare che uno scenario simile sia assolutamente plausibile.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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