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Fidelity difende Bitcoin dalle critiche

Nonostante Fidelity sia un colosso finanziario globale nato nel 1946, la sua divisione crypto sta letteralmente sostenendo Bitcoin. 

Addirittura di recente ha pubblicato un articolo sul suo sito ufficiale FidelityDigitalAssets.com intitolato “Affrontare le persistenti critiche su Bitcoin” in cui il direttore della ricerca, Ria Bhutoria, esamina alcune critiche e pregiudizi nei confronti della regina delle criptovalute per proporre risposte aggiornate, visto l’aumento di attenzione nei suoi confronti. 

Si tratta di sei critiche molto comuni rivolte a Bitcoin, e che Bhutoria affronta per delineare un quadro di conoscenze più ampio e profondo nei confronti di questo asset finanziario ancora così nuovo per molti. 

Inoltre il direttore della ricerca di Fidelity Digital Assets scrive: 

“Bitcoin è un asset digitale unico per un mondo sempre più digitale, che richiede di scavare più a fondo del livello della superficie per comprenderne le proprietà principali e i compromessi. Spinge gli spettatori a mettere in discussione le nozioni preconcette di ciò che è giusto ed ampiamente accettato, per iniziare a comprenderne la piena proposizione di valore”. 

Fidelity, sei punti per difendere Bitcoin

Il primo punto affrontato è quello dell’evidente volatilità del valore, definita tuttavia un compromesso che crea una perfetta anelasticità dell’offerta ed un mercato resistente agli interventi e di fatto privo di distorsioni arbitrarie. 

Anzi, tale volatilità potrebbe addirittura essere preferibile ad una stabilità artificiale, se questo dovesse comportare mercati distorti che potrebbero crollare da un momento all’altro. 

Inoltre con una maggiore adozione in futuro, e lo sviluppo di derivati ​​e prodotti di investimento, la volatilità potrebbe diminuire. 

Il secondo punto è dedicato al fatto che BTC non sia un buon mezzo di pagamento. 

Bhutoria sottolinea che, nonostante molte persone continuino a credere che il caso d’uso principale di bitcoin dovrebbe essere quello di mezzo di pagamento anche per transazioni quotidiane di basso valore, in realtà questa non è la sua funzione principale.

Bitcoin invece è perfetto per la scarsità, grazie ad un compromesso che lo rende al tempo stesso fungibile e decentralizzato. 

Il terzo punto è dedicato ai consumi energetici elevati, che tuttavia vengono definiti validi ed importanti. 

Inoltre sul lungo periodo tale consumo potrebbe arrivare ad essere paragonabile a quello di altre reti monetarie. 

Il quarto punto riguarda l’utilizzo di BTC per pagare o finanziare attività illecite, ma la stessa cosa vale per i contanti che possono essere utilizzati sia in modo lecito che illecito. 

Bhutoria fa notare che criticare Bitcoin per il suo coinvolgimento in attività criminali è come criticare il denaro tradizionale per la medesima cosa, o ad esempio criticare Internet per il dark web

Il quinto punto è la mancanza di un sottostante che dia valore a BTC.

Tuttavia a tal proposito il direttore della ricerca di Fidelity Digital Assets fa notare che Bitcoin un sottostante lo ha, ovvero il codice informatico ed il consenso esistente tra i suoi principali stakeholder, che coesistono in un equilibrio in cui nessuno ha un potere fuori misura. 

Infine l’ultimo punto è dedicato al rischio che in futuro venga sostituito da un concorrente. 

Su questo punto Bhutoria fa notare che community per ora è compatta, e di fatto è una sola, tanto che nonostante siano già state proposte al mercato moltissime alternative che si proponevano di sostituirlo, ad oggi assolutamente nessun progetto è stato in grado nemmeno di avvicinarsi a Bitcoin, ai suoi effetti di rete ed alla sua community. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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