L’azienda svizzera Trezor ci ha omaggiati del loro hardware wallet Model T ed è per questo che oggi ci troviamo a scriverne una piccola guida.
Uno dei modi forse più sicuri per custodire le proprie crypto è usare un hardware wallet, in quanto le chiavi private saranno nelle vostre mani ed è facilmente trasportabile ovunque.
In particolare, nel Trezor Model T possiamo conservare Bitcoin, Litecoin, Ethereum, Dash, Zcash, NEM, Monero, Expanse, Ubiq, tutti i token ERC20 ed altre 500 diverse crypto.
Con il loro claim “The safe place for your coins” in bella vista sulla scatola, andiamo quindi ad aprirla per esaminare il contenuto.
Ma prima una nota: assicuratevi di comprare questi strumenti sul sito ufficiale e non da rivenditori, poiché questi ultimi potrebbero aver manomesso i dispositivi.
Summary
Il contenuto della confezione
Trezor ha rilasciato il Trezor Model T nel 2019. Si tratta di un dispositivo dotato di un display da 0.83 pollici LCD a colori, munito di touchscreen e con risoluzione di 240 x 240 pixel.
Il Trezor T non manca poi di una discreta quantità di memoria integrata e nella confezione troviamo anche la nuova interfaccia USB Type-C per il collegamento con il PC.
Nella confezione troveremo anche dei simpatici adesivi in bianco e nero e ovviamente le istruzioni, sebbene siano solo in lingua inglese.
In più, Trezor ci ha omaggiati di un simpatico portachiavi USB-c per caricare il proprio telefono usando il pc.
Il funzionamento del wallet Trezor T
Le istruzioni in inglese sono comunque molto chiare ed è piuttosto intuitivo utilizzare questo hardware wallet.
Innanzitutto bisogna dire che lo schermo da 0.83 pollici aiuta molto e quindi le informazioni mostrate sul dispositivo sono più visibili rispetto a quelle del Ledger o al modello precedente di Trezor.
Ovviamente il dispositivo si può usare per tutti i computer quindi per MAC OS X, Linux e Windows.
Il seed
Supporta ben tre formati di seed tra i più utilizzati, ovvero BIP32/39 e 44, così da rendere più facile ed immediata la procedura di importazione delle chiavi private prese da altri wallet.