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Le principali pool per i miner di bitcoin

Fare il miner di bitcoin in solitaria è rischioso e spesso non profittevole. 

Infatti il mining è una competizione, in cui vince chi riesce a minare per primo un blocco. Visto che la concorrenza molto agguerrita, e possiede enormi quantità di hashpower, è difficilissimo per un singolo miner poter competere. Servirebbe infatti così tanto hashpower che richiederebbe investimenti milionari, senza reali garanzie di successo.

Per poter superare questo limite esistono le mining pool, ovvero piattaforme che combinano insieme la potenza di calcolo di molti miner e distribuiscono gli eventuali proventi dell’attività di mining in proporzione alla quantità di hashpower messa a disposizione del pool da parte dei singoli miner. 

Attualmente la maggior parte dei nuovi blocchi di Bitcoin viene minata da mining pool.

Infatti queste pool mettono insieme enormi quantità di hashpower provenienti da moltissimi miner diversi, risultando pertanto estremamente competitive. Questo incide anche sulla scelta della pool a cui un miner può affiliarsi, perchè quelle con maggiore potenza sono anche quelle che riescono a minare più blocchi, ma d’altro canto sono anche quelle con la maggior concorrenza di altri miner, e quindi percentuali più basse di distribuzione degli introiti.

Fare il miner di Bitcoin: le pool

Attualmente quella con maggior hashrate risulta essere F2Pool. Si tratta di una mining pool cinese di vecchia data, fondata addirittura nel 2013. Possiede da sola quasi il 20% di tutto l’hashrate di Bitcoin, ed oltre a BTC mina altre 40 criptovalute. 

Per quanto riguarda Bitcoin il pool tiene per sé il 2,5% degli introiti come costi di commissione, ed eroga i pagamenti ogni giorno. 

Al secondo posto c’è Poolin, con oltre il 12% dell’hashrate di Bitcoin. È una pool più recente, nata nel 2017, ed oltre a BTC mina anche ETH, BCH, BSV, LTC ed altre criptovalute. 

Anche Poolin tiene per sé il 2,5% di commissioni sul mining di BTC.

Al terzo posto tra i maggiori detentori di hashrate di Bitcoin c’è Binance, che non è una pool ma un miner singolo, mentre al quarto c’è Huobi, un altro exchange che mina in autonomia. 

Al quinto posto, con quasi il 10% dell’hashrate, c’è la mining pool di BTC.com, di proprietà del noto produttore di ASIC Bitmain. Come F2Pool è cinese ed esiste dal 2013.

Mina anche altre criptovalute, oltre a bitcoin, e sul mining di BTC ha una commissione del 4%. 

Al sesto posto, ed ultima delle grandi mining pool, c’è AntPool, con il 9,9% dell’hashrate. È la seconda mining pool controllata da Bitmain, che pertanto in totale controlla quasi il 20% dell’hashrate totale di Bitcoin. Tuttavia fino a qualche mese fa questa percentuale era più elevata. 

Quindi anche AntPool è cinese, è stata fondata nel 2014, e mina altre sette criptovalute, comprese Dash e Monero (XMR).

In realtà esistono moltissime altre mining pool, e queste sono solamente le principali. Va sottolineato che sommando l’hashrate di F2Pool, Poolin, BTC.com e AntPool si supera il 50% dell’hasrate complessivo di Bitcoin, e sommando anche i due principali miner singoli, Binance e Huobi, si arriva a quasi i tre quarti. 

Pertanto tutte le altre pool, messe insieme agli altri miner singoli, arrivano a malapena al 25% dell’hashrate complessivo, ma in alcuni casi possono offrire condizioni migliori rispetto alle prime quattro. 

Il singolo miner che vuole aderire ad una pool deve confrontare i vari parametri delle varie offerte per scegliere quella che si addice maggiormente alla propria attività.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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