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Il crollo di Ripple (XRP) continua a farsi sentire

In una giornata prevalentemente positiva per il settore delle criptovalute, fa eccezione il crollo di Ripple (XRP).

La buona chiusura della giornata di ieri con un netto colpo di coda recupera le due giornate negative che avevano caratterizzato domenica e lunedì e vede Bitcoin tentare di scavalcare nuovamente i 24.000 dollari, livello chiave per il proseguimento anche nei prossimi giorni di feste natalizie. 

E una settimana che vede comunque ancora il segno positivo dall’apertura di domenica per Bitcoin, che segue la chiusura di oltre il 22%, la migliore performance in termini percentuali da dicembre 2017. 

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Fonte: COIN360.com

La giornata di oggi vede prevalere il segno verde, con Bitcoin che registra una salita di oltre il 2%, seguita da Ethereum, +1,5%. 

Il crollo di Ripple

Franano le quotazioni di Ripple che cede oltre il 30%, tornando nuovamente a testare i 30 centesimi di dollaro e annullando il movimento rialzista che aveva caratterizzato l’ultima settimana di novembre con guadagni di oltre il 170%. Dai massimi del 24 novembre, Ripple cede oltre il 60%. 

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È una discesa caratterizzata dalla svendita dei token di Ripple, a causa dell’annuncio che la SEC è decisa a mettere sotto indagine la vendita dei titoli Ripple come security. Questo sta portando alla svendita a mani basse del token XRP che torna così ai livelli di metà novembre, annullando tutta la salita che aveva caratterizzato gli ultimi giorni del mese scorso.

Tra le migliori si fa notare il rialzo di Monero (XMR) che mette a segno uno dei maggiori rialzi di giornata, a doppia cifra, +11%. Le quotazioni di Monero si riportano oltre i 160 dollari, livelli più alti da giugno 2018. 

I volumi in queste ultime ore continuano a diminuire, con scambi totali che si attestano sotto i 300 miliardi di dollari nelle ultime 24 ore, un decremento di circa il 10% dai volumi di ieri. 

Bitcoin, in una fase così concitata, si riporta sopra il 68% di dominance, il livello più alto da gennaio 2020. Bitcoin si avvia a chiudere un anno molto positivo, che viene sintetizzato anche dalla dominance che si riporta ai livelli di inizio anno.

La dominance di Ethereum nonostante la tenuta dei 600 dollari, accusa una perdita di quota di mercato scendendo sotto i 10,8%. 

Come per le quotazioni, anche la quota di mercato di Ripple registra un crollo e si riporta sotto il 3,7%, cedendo il 40% circa della sua dominance considerando i massimi di periodo di fine novembre quando era tornata oltre il 5%.

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La DeFi si riporta a 13,8 miliardi. Si registra un leggero incremento degli Ethereum immobilizzati sui progetti DeFi, 7.250.000 ETH. Restano invariati i Bitcoin tokenizzati.

La classifica vede Maker consolidare la prima posizione, ma DeFi Pulse ha escluso momentaneamente WBTC dalla classifica, vedendo così salire Compound e Aave in seconda e terza posizione.

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Grafico Bitcoin by Tradingview

Bitcoin (BTC): serve il supporto dei volumi

Bitcoin con il recupero dei 24.000 dollari di queste ore, vede nuovamente le prese di beneficio, che non vanno ad intaccare assolutamente il trend rialzista di questi ultimi 10 giorni, un trend rialzista che conferma sempre di più la rottura dei 20.000 dollari, livello chiave anche per i prossimi giorni. 

Oscillazioni sopra i 20.000 dollari non modificherebbero l’attuale struttura rialzista anche in un’ottica di breve periodo. In caso di superamento dei recenti record dei 24.245 dollari stabiliti domenica scorsa, 20 dicembre, Bitcoin deve trovare il supporto dei volumi, che in questo periodo dell’anno registrano statisticamente una diminuzione degli scambi in concomitanza con le feste natalizie. 

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Grafico Ethereum by Tradingview

Ethereum (ETH)

Ethereum riconquista i 600 dollari, anche se evidenzia una fatica nella rottura e nella tenuta del supporto dinamico che unisce i minimi crescenti da metà novembre, supporto dinamico che passa dai minimi di ieri in area 585 dollari. È un’area da monitorare anche nei prossimi giorni di questa settimana natalizia. 

In caso di ribasso il primo livello di supporto è in area 535 dollari e poi in ottica di medio breve periodo è importante la tenuta dei 480 dollari.

Per Ethereum continua ad esserci ampio margine di manovra anche al ribasso. Il trend di medio lungo periodo non verrebbe intaccato solamente con ribassi sotti. 420 dollari, livello distante dalle quotazioni attuali di circa il 30%.

Bitcoin ed Ethereum, occorre cautela

Bisogna ricordare che dopo salite così sostenute, registrate in queste ultime settimane, per Bitcoin come per Ethereum non bisogna escludere anche movimenti ribassisti nell’ordine tra il 15 e il 30%. 

Perciò è bene mantenere estrema cautela da questi livelli che vedono Bitcoin avvicinarsi al Natale con i massimi storici assoluti mentre Ethereum segue la tendenza rialzista con i livelli più alti degli ultimi due anni e mezzo. 

 

Mi è gradita l’occasione per augurare a tutti i lettori di Cryptonomist e in particolare di questo spazio da me curato, un sereno Natale.

Federico Izzi
Federico Izzi
Analista finanziario e trader indipendente – Socio S.I.A.T. & Assob.it. Opera attivamente sui mercati azionari e dei derivati (futures ed opzioni) dal 1997. Precursore dell’analisi ciclica-volumetrica è noto per aver individuato i più importanti movimenti al rialzo ed al ribasso sui mercati finanziari degli ultimi anni. Partecipa annualmente come relatore all’ ITForum di Rimini dall’edizione del 2010 ed InvestingRoma e Napoli dalla prima edizione del 2015. Interviene come ospite ed esperto dei mercati durante le trasmissioni “Trading Room” e “Market Driver” di Class CNBC, Borsa Diretta.tv e nel TG serale di Traderlink. Da luglio 2017 è ospite fisso su LeFonti.TV nell’unico spazio nazionale settimanale dedicato alle criptovalute insieme ai più importanti esperti internazionali del settore. Periodicamente pubblica articoli su ITForum News, Sole24Ore, TrendOnLine, Wall Street Italia. E’ stato intervistato in qualità di esperto di criptovalute per: Forbes Italia, Panorama, StartupItalia, DonnaModerna. E’ stato riconosciuto come primo analista tecnico italiano ad aver pubblicato la prima analisi ciclica secolare sul Bitcoin. Federico Izzi è… Zio Romolo
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