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XRP: Ripple risponde ad alcune domande riguardo la causa della SEC

Il CEO di Ripple, Brad Garlinghouse, ha risposto su Twitter ad alcune domande che riguardano XRP e la causa della SEC

La prima questione riguarda le cause del mancato accordo di Ripple con la stessa SEC. In realtà Garlinghouse non risponde a questa domanda, anche perchè con una causa in corso alcuni dettagli probabilmente non possono essere rilevati, e si limita ad affermare che la società continuerà a provare a risolvere questo problema in modo che la community di XRP possa continuare a innovare. 

Tuttavia in questa risposta fa un chiaro ed esplicito riferimento alla nuova amministrazione della SEC, che in effetti potrebbe rivelarsi meno ostica della precedente. 

La seconda questione riguarda sia il presunto pagamento da parte di Ripple nei confronti degli exchange per il listing di XRP, sia le tempistiche per la riattivazione del trading. 

Garlinghouse afferma che XRP è scambiato al 95% al di fuori degli USA, e che la società non ha alcun controllo su dove sia listato XRP e su chi lo possiede. Addirittura afferma che XRP è open source e decentralizzato. 

In questo momento comunque XRP non è stato delistato dagli exchange, ma per ora molti si sono limitati a sospenderne gli scambi, in particolare per gli utenti statunitensi. Inoltre la situazione oggi non appare ancora del tutto chiara.

La terza questione riguarda le tempistiche di risposta di Ripple alle accuse della SEC.

Garlinghouse ammette che il processo legale potrebbe essere lento, ma rivela che, sebbene possa sembrare che non stia andando avanti, in realtà dietro le quinte starebbero succedendo molte cose, e la società presenterà la sua risposta iniziale entro poche settimane. 

La “fede” in XRP nonostante la SEC

La quarta domanda è se gli investitori stanno continuando ad avere fede in Ripple. 

Questa domanda è rivelatrice, sia perché in realtà non si riferisce ai possessori di XRP, ma agli azionisti di Ripple, sia perchè usa esplicitamente la parola “fede”, che è quanto di più lontano possa esserci dalle vere criptovalute decentralizzate e trustless.

Garlinghouse risponde dicendo che gli azionisti di Ripple hanno ancora fiducia nella società, e che non sono da confondere con i possessori di XRP

L’ultima questione riguarda i clienti pagati da Ripple per utilizzare XRP. Il CEO ammette che ad alcuni clienti first mover siano stati concessi degli incentivi per utilizzare ODL, in modo da costruire una rete di pagamenti, ma rivela anche che ciò è stato fatto in passato anche da altre aziende che hanno realizzato reti di pagamenti tradizionali. 

Garlinghouse conclude scrivendo: 

“Siamo dalla parte giusta dei fatti e della storia e non vediamo l’ora che arrivi il nostro giorno in tribunale, oltre a impegnarci con la nuova leadership della SEC una volta nominata”.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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