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Crollano i prezzi degli NFT

Dopo la serie di sorprendenti vendite degli scorsi mesi, prima tra tutte l’eccezionale asta di Beeple da Christie’s, il mercato della Crypto Art sembra mostrare segni di raffreddamento. 

La seconda settimana di marzo, infatti, le vendite di NFT si attestavano intorno ai $19.3 milioni mentre oggi si fermano a $5.5 milioni. Un duro colpo, verrebbe da dire, forse anche dato dal fatto che i livelli di entusiasmo raggiunti tra febbraio e marzo non erano più sostenibili. 

Il mercato, tuttavia, sembra ora aver ripreso un minimo di fiato dopo il picco negativo raggiunto a fine marzo con un crollo dell’85%, risalito ora al 67%. Nonostante questo le vendite giornaliere di NFT restano comunque ridotte se si pensa che da $1.7 milioni si è passati a $547.960 e che i compratori di opere digital dai 4.107 della metà di marzo sono scesi a 1.527.

Resta quindi da capire se si tratti semplicemente di una bolla speculativa destinata a scoppiare, oppure sia un aggiustamento di rotta. 

La Crypto Art, infatti, ha attirato molti artisti che prima di questo momento non avevano avuto occasione di emergere nel mondo dell’arte tradizionale e che oggi, invece, sembrano collezionare un record dietro l’altro. Forse proprio per questo un calo di assestamento era inevitabile: senza una vera e propria domanda e con una così ampia offerta di opere NFT era prevedibile un arresto dopo un primo momento di grande entusiasmo. 

In un mercato dell’arte digitale così diverso da qualsiasi altro anche per gli artisti già affermati è difficile eguagliare i grandi numeri dei principali crypto artist come Beeple, Pak, Hackatao o il diciottenne FEWOCiOUS. Ciò accade probabilmente perché i collezionisti di Crypto Art non sono, in prima battuta, collezionisti tradizionali ma appassionati curiosi e attenti che hanno investito e raccolto grandi cifre in criptovalute e che conoscono molto bene questo mondo fin da prima dello scoppio del fenomeno. 

Quello che è più difficile da spiegare resta invece la modalità di offerta molto singolare dei collezionisti NFT che, al posto del consueto metodo che vede i prezzi salire secondo incrementi regolari e standard, preferiscono giocare al rialzo estremo con proposte strabilianti nei minuti finali dell’asta: un segnale che potrebbe valere da legittimazione per questo mercato ancora nascente proprio per via di questi grandi numeri. Lo dimostra anche il sempre maggiore interesse di colossi come come le case d’asta Phillips o Sotheby’s che ha recentemente venduto, tramite Nifty Gateway, la serie “The Fungible Collection” di Pak per $17 milioni.  

Nonostante le cifre dimostrino un declino del mercato, Nonfungible.com sostiene che non c’è stato alcun crollo, ma piuttosto una stabilizzazione dopo diverse vendite record: anche se i prezzi si sono attestati attorno ai $1.500, questo “rappresenta un aumento di circa 10 volte il prezzo medio di un NFT rispetto a sei mesi fa, ossia $142 all’inizio di ottobre 2020“, ha dichiarato il sito.

Redazione Digital Art Rights
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