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Tesla sospende i pagamenti in bitcoin

Tesla ha momentaneamente sospeso i pagamenti in bitcoin. 

Lo ha annunciato su Twitter il fondatore e CEO Elon Musk, dicendo che la decisione è dovuta all’eccessivo consumo di fonti fossili del mining di Bitcoin. 

In effetti il consumo energetico del mining di Bitcoin è elevato, ed una parte significativa dell’energia utilizzata proviene da fonti fossili non rinnovabili, come ad esempio il carbone. 

Già nei mesi scorsi molte persone avevano fatto notare come potesse essere paradossale che un’azienda che nasce per favorire la mobilità sostenibile, come Tesla, decidesse di favorire transazioni che ad oggi consumano grandi quantità di energia proveniente da fonti non rinnovabili. 

Nel comunicato di ieri Tesla afferma che le criptovalute sono una buona idea, ma non devono andare a discapito dell’ambiente

Tesla sospende i pagamenti in Bitcoin e BTC crolla

Tuttavia afferma anche che non ha intenzione di vendere i bitcoin che ha in portafoglio, e che inizierà nuovamente ad utilizzarli quando il mining utilizzerà più energia sostenibile. Inoltre riferisce anche che sta valutando alternative con consumi energetici inferiori all’1% rispetto a quello di Bitcoin. 

D’altronde è plausibile immaginare che siano state davvero poche le persone che si sono private dei loro BTC per utilizzarli come mezzo di pagamento per acquistare automobili di lusso, come le Tesla, quindi questa rinuncia non sembra possa avere impatto significativo sulle vendite della società. 

Anzi, probabilmente questi annunci sono solamente trovate pubblicitarie per far parlare di sé, perché è ben noto a tutti i conoscitori di bitcoin che ad oggi BTC sia soprattutto una riserva di valore, e sia davvero poco usato come mezzo di pagamento. 

Il tweet di Musk ieri ha momentaneamente fatto crollare il prezzo di bitcoin da 54.700$ a 46.000$, con una perdita del 16% in due ore, dopodiché però il prezzo è subito rimbalzato, recuperando quota 50.700$ nelle successive due ore. Nel corso della notte è poi risalito anche sopra 51.000$, con una perdita complessiva dell’11% rispetto a 24 ore fa. 

Il consumo energetico di Bitcoin

Per quanto riguarda il consumo energetico di Bitcoin, è difficile immaginare che possa ridursi in modo significativo sul breve periodo. Tuttavia sul lungo periodo potrebbe anche diminuire, ma soprattutto sono in atto diverse iniziative per sostituire l’utilizzo di fonti non rinnovabili con fonti sostenibili. D’altronde le stesse Tesla consumano grandi quantità di energia elettrica, spesso provenienti da fonti ignote. 

Va ricordato che il consumo di energia di Bitcoin dipende solamente da decisioni arbitrarie dei miner, e non dal protocollo stesso che si limita ad incentivarne l’utilizzo a seconda degli introiti generati dall’attività di mining. Quindi sarebbe assolutamente possibile intervenire, soprattutto a livello politico, per disincentivare o addirittura vietare ai miner l’utilizzo di fonti non rispettose dell’ambiente.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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