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Bitcoin si riprenderà? Il trend del mercato risponde

“Bitcoin si riprenderà?”: è la domanda più gettonata del momento, dopo una settimana di crollo del prezzo della regina BTC che ha trascinato le top 30 delle crypto per capitalizzazione di mercato. Ecco come il trend di mercato ha risposto.

Bitcoin si riprenderà? I segnali da monitorare

Innanzitutto, un primo sguardo va dato alle balene (o whale) del mercato, e cioè coloro che detengono tra i 10.000 e 100.000 BTC.

A tal proposito, si è espresso Anthony Pompliano di Morgan Creek Digital, affermando che le whale di bitcoin hanno acquistato ben 122.588 BTC proprio lo scorso mercoledì, mentre BTC valeva il suo minimo del suo bearish market del momento.

Non solo, anche alcuni crypto hedge fund hanno affermato di aver investito in bitcoin, come la strategia Buy The Dip o BTD insegna. Nello specifico, si tratta di MVPQ Capital e ByteTree Asset Management, entrambi con sede a Londra, insieme a Three Arrows Capital di Singapore.

Questo mood di acquisto generale dai grandi numeri, dovrebbe riequilibrare gli animi dei piccoli investitori che, in preda al panico, hanno cominciato a vendere BTC partecipando attivamente al suo crollo.

Un altro aspetto non indifferente, fa riferimento a una probabile causa del crollo dettata dal ban delle crypto da parte della China, che la Hong Kong Bitcoin Association ha così descritto:

https://twitter.com/bitcoinorghk/status/1394665921885609984

“Per coloro che sono nuovi al bitcoin, è consuetudine che la Banca Popolare Cinese vieti il bitcoin almeno una volta in un ciclo rialzista”

Il nuovo ban crypto da parte della China: causa “momentanea” del crollo del prezzo di BTC?

Il nuovo divieto pubblicato dalla People’s Bank of China (PBOC) sembra voler aumentare tutte quelle restrizioni relative alle crypto, già annunciate nel 2017 sul territorio cinese.

In sostanza, già a quell’epoca, i regolatori cinesi avevano imposto alle istituzioni finanziarie di non offrire alcun servizio legato alle criptovalute, come l’apertura di conti, la registrazione, il trading, la compensazione, il regolamento e l’assicurazione.

A quel tempo, il mercato crypto era invaso dal fenomeno delle ICO o Initial Coin Offering, non tanto simpatico alle istituzioni cinesi, tanto da creare il ban. Il prezzo di Bitcoin (BTC) scalava il suo primo ATH o All-Time High che sfiorò i 20.000$.

Ora, secondo quanto riportato, la PBOC è tornata a voler intensificare la regolamentazione sulle crypto e ha chiarito che le istituzioni non devono accettare valute virtuali, o usarle come mezzo di pagamento e di regolamento. Né le istituzioni possono fornire servizi di scambio tra le criptovalute e lo yuan o valute estere.

Complicando la vita alle sue stesse istituzioni e cittadini sull’utilizzo di crypto, è naturale l’accellerata vendita, con conseguente crollo di prezzo della regina BTC.

Non è possibile affermare che la situazione attuale sia equiparabile a quella del 2017. Di certo, invece, è possibile affermare che, nonostante il crollo, solo domenica il prezzo di BTC abbia toccato il minimo del giorno a quota 31.000$ e che sia, ora, al momento della scrittura sui 36.000$. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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