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L’Iran confisca le mining farm di bitcoin

L’Iran la scorsa settimana ha confiscato circa tremila macchine per il mining di bitcoin. 

Infatti qualche settimana fa il paese aveva emesso un ban temporaneo totale del mining di bitcoin, a causa dell’elevato consumo energetico estivo.

Il paese non ha un costo variabile dell’energia elettrica, che in caso di scarsità renderebbe il mining non profittevole, pertanto è costretto ad intervenire in altro modo, ovvero forzosamente, per evitare problemi.

Pertanto, dopo il ban temporaneo di fine maggio, le forze dell’ordine del paese hanno dovuto iniziare ad andare alla ricerca delle mining farm clandestine, e ne hanno trovate diverse.

L’Iran Power Generation, Distribution and Transmission Company (Tavanir) ha annunciato che in una sola settimana hanno confiscato circa 3.000 macchine per il mining di criptovalute, mentre in un anno hanno chiuso forzosamente oltre 180 farm nella sola provincia di Teheran.

Inoltre sono state trovate altre 600 farm nella provincia di Kerman, ha affermato l’Iran Power Generation, Distribution and Transmission Company (Tavanir) citata dal Financial Tribune. Secondo il quotidiano economico iraniano, le miniere illegali sono state localizzate anche nelle province di Khuzestan, Mazandaran, Qom e Bushehr.

La stessa Tavanir la scorsa settimana aveva addirittura avvertito i miner dicendo che la sua pazienza si stava esaurendo, avvertendo coloro che estraggono criptovalute a casa che le loro attrezzature sarebbero state confiscate, e la loro elettricità tagliata, nel caso in cui non avessero spento le loro attrezzature per il mining.

Il mining di Bitcoin in Iran

Questi problemi non ci sono negli Stati in cui il prezzo dell’energia elettrica fluttua liberamente sul mercato a seconda dei rapporti tra domanda ed offerta, perchè in caso di scarsità dell’offerta, il prezzo sale troppo rendendo il mining crypto non profittevole. Invece in mancanza di una sorta di auto-regolazione del genere, alle autorità non resta che intervenire con le minacce e la forza.

Va però sottolineato che in Iran è consentito fare mining di criptovalute legalmente solo dopo aver ottenuto un’apposita licenza, che invece i miner clandestini non hanno. Quindi, di fatto, costoro stanno comunque minando in modo illecito nel paese.

A costoro è stato promesso uno sconto sui costi per la richiesta della licenza al Ministero delle industrie per i prossimi quattro mesi.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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