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Bitfarms sbarca sul Nasdaq

Bitfarms (BITF) sarà quotata al Nasdaq a partire da lunedì 21 giugno 2021.

Si tratterà della più grande società quotata in borsa tra quelle che fanno mining di bitcoin in Nord America, utilizzando tra l’altro più del 99% di energia rinnovabile proveniente da centrali idroelettriche.

Attualmente le azioni di Bitfarms vengono già scambiate, via OTC, con il ticker BFARF, ma con lo sbarco sulla borsa pubblica del Nasdaq il ticker verrà cambiato in BITF.

Il prezzo di scambio iniziale risale ad agosto 2019, quando era di poco inferiore ad 1$.

Durante il crollo dei mercati finanziari di marzo dell’anno scorso il prezzo scese ampiamente sotto gli 0,3$, e fino a dicembre dello stesso anno non riuscì più a tornare attorno quota 1$.

D’altronde è inevitabile che il prezzo delle azioni di una società che si occupa di mining di bitcoin segua un trend simile a quello del prezzo di BTC, ed infatti a partire da dicembre 2020 anche il prezzo del titolo BFARF è decollato.

Già a gennaio sfiorò i 4$, mentre a febbraio toccò il picco massimo a 6,4$, ovvero quasi sei volte e mezza il valore iniziale di circa due anni fa.

Poi però a fine aprile ebbe un calo significativo, che quasi dimezzò il prezzo rispetto ai massimi di febbraio, per poi però risalire a 6,2$ ad inizio maggio.

Bitfarms al Nasdaq, il prezzo delle azioni

La cosa curiosa è che, mentre il prezzo di BTC quest’anno ha subito il suo più grosso calo attorno a metà maggio, invece quello delle azioni di Bitfarms a maggio è sceso molto meno che ad aprile, limitandosi a toccare un picco minimo mensile a quota 4,1$.

Ora il prezzo è salito a 4,38$, ovvero quasi quattro volte e mezza quello di fine 2020, con una capitalizzazione di mercato di 638 milioni di dollari, curiosamente non molto distante dai circa 700 milioni di quella di bitcoin.

Lo sbarco su Nasdaq renderà di fatto pubblica la società, visto che chiunque potrà acquistare le sue azioni, tanto che si tratterà della principale società di mining di bitcoin quotata in borsa negli USA.

Il fatto che utilizzi quasi esclusivamente energia idroelettrica per minare bitcoin sicuramente aiuta il settore crypto a diventare più “verde“, sebbene il vero problema da questo punto di vista è legato probabilmente alle mining farm che si trovano in paesi in cui invece vengono ancora utilizzate fonti di energia fossile a basso costo, come ad esempio il carbone in Cina.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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