Microstrategy continua il suo shopping con Bitcoin ma l’effetto sulle azioni non sembra essere positivo.
Ieri infatti l’azienda guidata da Michael Saylor ha annunciato un ulteriore acquisto di BTC:
MicroStrategy has purchased an additional 13,005 bitcoins for ~$489 million in cash at an average price of ~$37,617 per bitcoin. As of 6/21/21 we #hodl ~105,085 bitcoins acquired for ~$2.741 billion at an average price of ~$26,080 per bitcoin. $MSTRhttps://t.co/gLfnOxZEZc
— Michael Saylor⚡️ (@saylor) June 21, 2021
Nello specifico, sono stati comprati altri 13.000 bitcoin circa per un totale di 489 milioni di dollari, ad un prezzo medio di 37.617 dollari per bitcoin.
Questo porta Microstrategy a detenere ben 105.000 bitcoin, per una spesa totale di 2,7 miliardi di valore. Il prezzo medio di acquisto è pari 26.080 dollari per bitcoin.
Tuttavia, forse a causa del calo del prezzo di Bitcoin dovuto alle difficoltà che stanno incontrando i miner in Cina per l’ostilità del governo, gli investitori sembrano non aver gradito l’ulteriore acquisto.
Le azioni di Microstrategy in calo
Al momento della scrittura di questo pezzo, in fase di pre-market, le azioni di Microstrategy quotate al Nasdaq risultano in calo del 9% da ieri. Infatti già nella giornata di ieri il mercato aveva giocato un brutto scherzo alle azioni MSTR, con un calo del 7,5%.
Questa perdita si ricollega anche al fatto che Microstrategy sta mettendo in vendita delle obbligazioni per comprare ancora bitcoin. Dunque la strategia di Michael Saylor sembra proprio quella di contare più sui bitcoin che su altro.
I 105.000 bitcoin posseduti da Microstrategy valgono ben 3,3 miliardi di dollari. Ma il calo del prezzo di BTC potrebbe influire sia sul valore totale dei BTC posseduti da Microstrategy, sia di nuovo sul valore delle azioni.
Le azioni MSTR attualmente valgono 583,67 dollari e ieri hanno perso circa 63 dollari. Lo scorso febbraio, in pieno hype di Bitcoin, erano arrivate a valere ben 1.200 dollari. Comunque, dall’apertura del 2021 ad oggi, Microstrategy ha guadagnato il 37% sul Nasdaq. È significativo anche il fatto che da quando ha annunciato di adottare bitcoin come riserva primaria (agosto 2020), ad oggi, le azioni della compagnia si siano impennate di quasi il 400%.
Insomma, se sul breve periodo gli investitori sembrano preoccupati per l’euforia di Michael Saylor intorno a bitcoin, sul lungo periodo in realtà questa visione è stata premiata.