Aumenta la correlazione tra Bitcoin e S&P 500, mentre al contrario restano scorrelati bitcoin ed oro, anche se in modo meno netto rispetto a qualche giorno fa.
Lo rivela un grafico di Santiment che mostra l’andamento dei tre asset da febbraio ad oggi:
📊 Over the past month, #Bitcoin and the #SP500 have been correlating quite strongly, and that includes the mild decline over the past couple of days. Meanwhile, the inverse correlation between $BTC and #gold's price has calmed down significantly. https://t.co/dvQUHVrYEH pic.twitter.com/lpwJBvkpbx
— Santiment (@santimentfeed) August 19, 2021
Da febbraio ad aprile Bitcoin, oro ed S&P 500 hanno avuto una traiettoria impostata al rialzo, poi a maggio hanno preso strade diverse. BTC ha visto il suo prezzo dimezzarsi e dunque il grafico mostra la direzione al ribasso, mentre l’oro e lo S&P 500 sono rimasti impostati al rialzo.
Oro e Bitcoin hanno accusato entrambi una flessione a giugno. Poi Bitcoin ha ripreso a salire mentre l’oro ha continuato a scendere. Negli ultimi giorni invece BTC sta avendo un andamento simile a quello dell’indice S&P 500.
L’andamento della correlazione tra oro, Bitcoin e S&P 500
Ieri infatti sia Bitcoin sia S&P 500 hanno accusato una flessione. Per quel che riguarda l’S&P 500 il calo attuale arriva dopo un rally senza sosta. Infatti, l’indice è salito fino a 4.479,26 punti facendo segnare un +100% dai minimi di marzo 2020.
A guidare questo andamento sarebbero stati innanzitutto gli stimoli monetari arrivati dal governo degli Stati Uniti. A innescare l’attuale cambio di direzione invece non è solo un fisiologico ritracciamento ma anche la pubblicazione dei verbali di una riunione della Federal Reserve dalla quale è emerso che entro fine anno inizierà il tapering (ovvero la fine degli stimoli economici).
L’oro dal canto suo in questi giorni ha ripreso a crescere, allontanandosi dal livello critico di 1.750 dollari l’oncia. Per l’oro lo scoglio da abbattere è il superamento dei 1.800 dollari l’oncia. Se andasse oltre questa soglia, il gold potrebbe andare probabilmente incontro ad una fase di consolidamento prima di un possibile attacco ai 1.850 e 1.900 dollari l’oncia.
Ma sono forti anche i rischi di una inversione di tendenza, con una discesa fino a 1.750 e poi al test dei 1.720 dollari.
In questo scenario in cui anche Bitcoin non riesce a sfondare quota 48.000 dollari, scivolando di nuovo sotto i 45.000, torna forte il dibattito sulla rivalità tra oro e BTC come riserva di valore.
In questa discussione si è recentemente inserito il CEO di Evolution Mining, Jake Klein, che alla CNBC ha detto la sua:
“Penso che la volatilità nello spazio delle criptovalute porterà alla fine la gente a tornare all’oro”.
Effettivamente, la discesa del prezzo dell’oro potrebbe costituire un’ottima opportunità di acquisto per gli investitori. Ma Bitcoin è forte dell’ingresso di molti investitori istituzionali, che lo stanno consacrando come oro 2.0.