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Facebook pronto a lanciare un wallet crypto?

Poche ore fa David Marcus, membro del board dell’ex Libra (ora Diem) e leader di Novi e di tutta la parte fintech di Facebook, ha pubblicato un lungo blog post su Medium relativo al lancio da parte dell’azienda di un wallet crypto.

Marcus sottolinea fin da subito che lo scopo dell’articolo è quello di approfondire il potenziale di questo settore per Diem e Novi, per cui sono oltre due anni che si sta progettando proprio un wallet digitale.

La parola d’ordine in effetti non è “crypto” ma più propriamente solo “digitale” in quanto la stablecoin che l’azienda intende creare è un prodotto centralizzato e ovviamente controllato da Facebook.

Facebook e gli unbanked

Come sottolinea Marcus, nel mondo ci sono quasi 2 miliardi di unbanked, ovvero senza un conto in banca, di cui 62 milioni solo negli USA. 

Spiega Marcus nel post:

“Durante il nostro viaggio nella costruzione di Novi, abbiamo parlato con molte persone che sono escluse o non servite dal sistema attuale. Sono rimasto scioccato nel sentire che molti erano idonei ad avere conti bancari – in effetti, molti di loro avevano già dei conti prima. Hanno deciso che non potevano permettersi spese inaspettate, e preferivano pagare un prevedibile 10% per incassare un assegno, piuttosto che essere presi alla sprovvista da spese che non potevano coprire”.

Ma questa gente possiede invece un telefono e una connessione Internet, per cui sarebbe sicuramente per loro facile entrare per esempio in possesso di un wallet crypto. 

Certo, niente di nuovo: questa è una narrativa da sempre sostenuta dal mondo crypto per cui l’idea di Marcus non è certo rivoluzionaria. Ciò che potrebbe invece esserlo è che un colosso come Facebook appoggi indirettamente il mondo delle criptovalute e che quindi ne sdogani l’uso.

Anche se, come abbiamo spiegato prima, la stablecoin di Facebook sarebbe ovviamente centralizzata e quindi lontana dal mondo di Bitcoin e delle vere criptovalute, l’introduzione di un wallet su Facebook potrebbe portare la gente ad approfondire il tema e acquistare anche BTC et similia.

In effetti, quando fu annunciato Libra per la prima volta, tutti i grandi influencer del mondo crypto furono felici della notizia proprio perché pubblicità per le criptovalute e la blockchain.

Spiega giustamente Marcus:

“Data la portata di Facebook, alcune persone pensano che Novi sarà immediatamente utilizzato da centinaia di milioni di persone a livello globale”.

Il KYC per il wallet di Facebook

Dopo tutti i problemi che l’ex Libra ha avuto con banche, regolatori e partner, era ovvio che il wallet in arrivo dovesse richiedere il KYC.

Marcus, infatti, nel suo blog post afferma:

“Novi richiede una due diligence completa del cliente, compresa l’identificazione attraverso il caricamento di un documento d’identità rilasciato dal governo, quindi l’onboarding dei nuovi clienti richiederà tempo”.

Questo purtroppo però va contro il “nobile” scopo di aiutare gli unbanked, che nella maggior parte dei casi sono tali anche per mancanza di ID o comunque di documenti internazionalmente riconosciuti. Al contrario dei wallet crypto, quindi, Novi richiederà l’identificazione degli utenti per poter usare l’app e la stablecoin.

Il wallet e gli NFT

Qualche settimana fa, il CEO di Facebook Mark Zuckerberg aveva preventivato che Facebook potesse diventare una sorta di metaverso e Marcus ora preventiva indirettamente che il wallet di Novi possa supportare anche gli NFT:

“I portafogli dovrebbero supportare gli NFT”.

Questo ha spiegato infatti David a conclusione del suo articolo, anche se non è ancora dato sapere in che modo o se Facebook lancerà i propri non fungible token.

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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