HomeBlockchainSicurezzaTurchia: 1500 persone coinvolte nel crypto scam sul mining di Dogecoin

Turchia: 1500 persone coinvolte nel crypto scam sul mining di Dogecoin

Le autorità in Turchia indagano sull’operatore Turgut che avrebbe creato un crypto scam sul mining di Dogecoin. L’importo stimato della truffa ammonta a 119 milioni di dollari. 

Secondo quanto riportato da TV100, sono stati i procuratori turchi a dare la notizia delle loro indagini sulla piattaforma di DOGE mining. 

Questo scam aveva promesso ai suoi investitori il 100% dei rendimenti sui loro investimenti effettuati da ricevere in soli 40 giorni. 

E proprio le autorità affermano che l’operatore sospetto e i suoi 11 soci siano già riusciti a raccogliere con questo metodo quasi 350 milioni di DOGE, l’equivalente di 119 milioni di dollari. 

Come funzionava la truffa su Dogecoin

In sostanza, sfruttando l’hype che ruota intorno alla crypto dei meme, i truffatori sono riusciti ad attirare nella loro trappola ben 1500 cittadini turchi, riempendoli di entusiasmo,  coinvolgendoli in eventi di networking in luoghi eleganti e di lusso, il tutto comunicando con loro attraverso un gruppo Telegram. 

Il programma di investimento e di affiliazione, tipico del sistema Ponzi, era collegato al mining di Dogecoin, solo nella parola. Infatti, ogni partecipante avrebbe dovuto investire un capitale iniziale per aiutare la piattaforma ad acquistare nuove attrezzature di mining, in cambio avrebbe ricevuto il suo rendimento del 100% in 40 giorni. 

La piattaforma ha pagato per i primi tre mesi poi, come per ogni scam, ha bloccato i prelievi e i proprietari sono svaniti nel nulla col bottino. 

L’indagine dell’ufficio del procuratore capo del sobborgo Küçükçekmece di Istanbul cerca di localizzare Turgut e i suoi 11 soci, avendo già emesso un ordine che limita gli accusati di viaggiare fuori dal Paese.

Turchia e crypto scam: non solo Dogecoin

Si può dire che la diffusione delle crypto in Turchia abbia scatenato molteplici crypto scam che riguardano non solo DOGE. 

Ad aprile di quest’anno, infatti, l’exchange Thodex, attivo dal 2017, avrebbe cessato la sua attività dall’oggi al domani senza dare l’opportunità agli utenti di prelevare i loro BTC e crypto e svanendo nel nulla. 

Con la sparizione totale, gli utenti dell’exchange turco Thodex hanno dovuto vivere davvero il panico.

Non solo, c’è da notare che l’improvviso blocco dell’exchange sarebbe avvenuto in un periodo in cui Bitcoin toccava il suo ATH – All Time High – di 65000$, portando in verde anche tutto il resto delle criptovalute. 

Il ban alle crypto e l’ascesa dei truffatori

Lo scarso controllo da parte del governo turco sulla gestione delle crypto  ha visto agli inizi di aprile ad emettere un atto regolatorio che bannava l’utilizzo di Bitcoin e crypto. 

Il divieto di utilizzare le crypto nei pagamenti coinvolge anche gli exchange e forse il problema della sparizione di Thodex potrebbe essere anche attribuita a questa legge, invece che essere un vero crypto exit scam. 

Diverso invece il caso del crypto scam della piattaforma mining di Dogecoin dove gli operatori hanno proprio agito intenzionalmente per truffare gli utenti e derubarli. 

Nei due casi, a rimetterci sono stati i cittadini turchi

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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