HomeCriptovaluteBitcoin: vola ancora la velocità delle transazioni su Lightning Network 

Bitcoin: vola ancora la velocità delle transazioni su Lightning Network 

Nei giorni scorsi sul Lightning Network di Bitcoin, una rete di nodi che lavorano insieme peer to peer, per facilitare e rendere meno costose le transazioni, si è registrato un vero e proprio boom nelle transazioni. 

Le transazioni su Lightning Network per ridurre i costi di Bitcoin

I dati hanno mostrato che ci sono attualmente 24.856 nodi attivi e 65.311 canali operanti sulla rete, per un valore di circa $ 108 milioni di bitcoin che vengono elaborati tramite la rete, con una crescita quasi doppia rispetto ai $ 76,1 milioni del mese scorso. 

Secondo molti osservatori questa crescita è sicuramente dovuta in parte alla decisione di El Salvador di adottare il bitcoin come moneta legale nel Paese. 

La misurazione della velocità di transazione delle crypto rappresenta un importante fattore soprattutto per quanto riguarda le commissioni che si pagano per ognuna di queste.

Quanto più la rete è congestionata e le transazioni sono lente, maggiore risulta essere il costo che si dovrà sostenere, rendendo quasi impossibile l’uso quotidiano.

Grazie a LN, le commissioni medie sono scese al di sotto della tariffa base, che sarebbe di circa 1 sat (il satoshi è  la più piccola unità di Bitcoin), la tariffa media che viene addebitata sarebbe di solo 0,000006 SAT/SAT.

Bitcoin su Lightning Network
Tutte le criptovalute con maggiore velocità di transazione

Le criptovalute che hanno maggiore velocità di transazione

Ripple

E’ una criptovaluta fondata nel 2012 da Ripple labs Inc. Da subito ha attirato l’attenzione di investitori e società di investimento, per la sua caratteristica di facilitare i pagamenti peer to peer e diventando in breve tempo una delle prime dieci criptovalute. La Sec a Dicembre 2020 ha aperto un’inchiesta sulla società per vendita irregolare di titoli

E’ una delle blockchain più veloci con 1500 transazioni al secondo.

EOS

Piattaforma open source per creare infrastrutture digitali attraverso smart contract. Tra i suoi obiettivi ci sarebbe proprio quello di sostituire Ethereum in alcune funzionalità, proprio grazie ad una maggiore velocità nelle transazioni e un costo delle commissioni molto più basso. EOS può elaborare circa 2800 transazioni al secondo con un tempo medio di conferma di 0,5 secondi.

STEEM

Fondata nel Luglio del 2016, steemit è’ uno dei primi e più famosi social network in blockchain.La sua caratteristica è quella di premiare con la propria criptovaluta  Steem gli utenti per i contenuti che postano e  le interazioni che hanno all’interno del social. Può elaborare circa 10.000 transazioni al secondo.

NEO 

Piattaforma open source basata su blockchain fondata nel 2014 in Cina da HongFei ed Erik Zhang.  Dopo varie vicissitudini che hanno visto nel 2017 cambiare anche la denominazione nell’attuale Neo, dal greco novità, da molti è considerata la versione cinese della più famosa Ethereum, perché anch’essa offre la possibilità di effettuare alcune operazione tramite smart contract. NEO può elaborare 1000 transazioni al secondo con un tempo medio di conferma di 15 secondi.

Solana 

Solana è stata fondata nel 2017 ed è una piattaforma e viene considerata una delle criptovalute più scalabili e più veloci nelle transazioni, utilizzando il protocollo proof of stake e quello proof of history ( registro storico degli eventi). E’ una delle criptovalute ad aver registrato nell’ultimo anno i maggiori tassi crescita delle sue quotazioni. Il sistema attualmente supporta 50.000 TPS (transazioni al secondo).

Le fee per le transazioni in criptovalute sono ancora troppo alte?

La velocità nelle transazioni risolve molti problemi, ma soprattutto rende le transazioni  meno costose e questo per alcune criptovalute come Ethereum è ancora uno dei problemi che ne frena l’adozione di massa.

L’argomento da sempre anima le discussione nella comunità cripto, che lamentano ancora un alto costo delle commissioni, che sono sostanzialmente di tre tipi.

Come gestire i costi delle transazioni

Le prime fee riguardano quelle che si pagano per le transazioni sulla rete blockchain, che è la remunerazione per i miners di criptovalute per il loro lavoro, che è una parte della totale remunerazione che viene prevista per questa tipo di attività fondamentale per la creazione di nuove unità delle criptovalute.

Esiste poi una commissione che bisogna riconoscere all’exchange, attraverso il quale si comprano o vendono criptovalute sul mercato, e variano da un exchange all’altro.

Esiste poi un’ultima commissione che si paga nel caso si apra un wallet all’interno del quale depositare le proprie criptovalute.

Per quanto riguarda le commissioni di transazione mediamente ammontano da $0,15 a $0,25 a transazione. Alcune criptovalute come Ethereum classic, Doge,Bitcoin SV, Dash e Litecoin hanno commissioni molto più basse. Addirittura per una criptovaluta, Nano, non sono previste commissioni.

Per gli exchange invece la forbice si allarga e si passa dai $0,1 fino ai $ 0,9 che si può pagare su Coinbase o Gemini, per ogni singola operazione. 

Questi costi sono considerati da molti operatori ancora troppo alti, e anche per questo motivo si sta assistendo ad un vero e proprio boom degli exchange decentralizzati, che hanno costi di transazione sicuramente più bassi rispetto ai tradizionali exchange.

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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