HomeBlockchainParte il progetto per l’euro digitale: BCE collabora con Nexi

Parte il progetto per l’euro digitale: BCE collabora con Nexi

Durante la conferenza sul fintech “Money20/20” che si è tenuta ad Amsterdam dal 21 al 23 settembre, il gigante italiano dei pagamenti digitali Nexi ha annunciato la sua collaborazione con la Banca Centrale Europea con lo scopo di sviluppare l’euro digitale, ossia la CBDC europea.

Affiancare le valute digitali a quelle fisiche come linea di innovazione

L’aumento dell’uso dei pagamenti digitali durante l’emergenza Covid-19 e il diffondersi delle criptovalute, hanno portato numerose banche centrali a interrogarsi sulla possibilità di creare una valuta digitale di stato, una Central Bank Digital Currency.

A giugno, la BCE aveva avviato una consultazione per capire come affiancare un euro digitale a quello fisico adottando le dovute precauzioni e analisi soprattutto nell’ambito della sicurezza.

Money20/20 è il più grande evento fintech globale che consente l’innovazione dei servizi di pagamento o altri strumenti finanziari per il commercio. Quest’anno ha registrato la presenza di più di 4 mila partecipanti che rappresentavano all’incirca 1500 aziende operanti nel settore fintech.

Ed è proprio in questa occasione che Paolo Bertoluzzo, CEO di Nexi, in merito alla fresca collaborazione con la BCE per il progetto dell’euro digitale, ha dichiarato:

“Ci stiamo impegnando con la Banca centrale europea e stiamo contribuendo alla progettazione del futuro euro digitale perché crediamo che possa essere una forza positiva nell’evoluzione dei pagamenti digitali. Stiamo iniziando a parlare di una nuova versione del denaro. Questo è il modo in cui la pensano riferendosi ai gruppi bancari digitali.

Con un valore di mercato di 18 miliardi di euro, Nexi è una delle più grandi società di pagamento dell’Unione Europea. In questo ultimo anno, l’azienda ha rilevato due concorrenti paytech, Nets e SIA, per un totale di 12 miliardi di euro.

BCE NEXI
Christine Lagarde

Christine Lagarde ipotizza ancora un tempo dilatato per uno sviluppo crypto legale

La Fintech italiana offre servizi di pagamento anche per altre banche, gestendo più o meno 41 milioni di carte e 2,7 miliardi di transazioni all’anno.

Per quanto riguarda il mondo della crypto economy, la posizione di Paolo Bertoluzzi e della compagnia sulle CBDC e sulle stablecoin è più che favorevole poiché sono considerati strumenti che offrono la stabilità di cui i commercianti e gli utenti hanno bisogno mentre effettuano qualsiasi tipo di pagamento, e potrebbero essere molto importanti per combattere la volatilità delle crypto e l’inflazione delle fiat.

Al contrario, il CEO della Nexi non vede le criptovalute nella stessa maniera, valutandole positivamente per le attività di trading ma negativamente per i pagamenti di ogni genere. Inoltre ha aggiunto:

“Sono chiaramente una classe di attività. Ma fluttuano su e giù giornalmente in base alle ultime dichiarazioni di qualcuno nella Silicon Valley.”

Secondo la presidente della BCE, Christine Lagarde, ci vogliono circa cinque anni per sviluppare pienamente la Central Bank Digital Currency, tenendo conto di una fase iniziale indagatoria che potrebbe durare due anni.

Dopo i progetti pilota portati avanti dalla Cina, Nigeria, Giamaica, Giappone e Singapore sulle nuove monete elettroniche di stato anche l’Unione Europea vuole concentrarsi su questa innovativa soluzione.

Riccardo Mangiapane
Riccardo Mangiapane
Laureando magistrale in Management and Finance presso l'università LUMSA di Roma. Appassionato in fintech e crypto, segue con interesse gli avvenimenti sui mercati finanziari cooperando in team all’analisi di diversi casi studio durante il suo percorso accademico.
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