L’euforia per il lancio degli ETF su Bitcoin secondo JP Morgan avrà vita breve.
Lo riporta Bloomberg.
Summary
JP Morgan: il lancio degli ETF su Bitcoin non porterà nuovi capitali
Secondo una nota dell’istituto di credito, gli investitori si sono spostati dagli ETF sull’oro a quelli su Bitcoin, perché lo ritengono una copertura migliore contro l’inflazione. Scrivono gli analisti di JP Morgan:
“Di per sé, è improbabile che il lancio di BITO inneschi una nuova fase di capitale significativamente più fresco che entra in Bitcoin. Invece, crediamo che la percezione del Bitcoin come una migliore copertura dell’inflazione rispetto all’oro sia la ragione principale per l’attuale ripresa, innescando uno spostamento dagli ETF sull’oro ai fondi Bitcoin da settembre”.
JP Morgan inoltre ripercorre quanto avvenuto in Canada: al momento del lancio del primo ETF su Bitcoin, ci fu molto successo. Poi, terminata una prima fase di acquisti, questa eccitazione si sgonfiò. Lo stesso potrebbe avvenire, se non può dirsi già avvenuto, anche per gli ETF su Bitcoin negli Stati Uniti.
Bitcoin come copertura contro l’inflazione
Jp Morgan per la verità non scopre nulla di nuovo. Da tempo Bitcoin si sta rivelando un’ottima copertura contro l’inflazione. Il successo degli ETF su Bitcoin dimostra che gli investitori istituzionali non stavano aspettando altro che uno strumento in più.
Del resto nei primi due giorni di contrattazione l’ETF di Proshares, BITO, ha raggiunto un miliardo di dollari di volumi. Contemporaneamente il prezzo di Bitcoin ha toccato un nuovo record storico a 66.000 dollari.
Poi si è sgonfiato, ma dopo un weekend in discesa, oggi BTC guadagna il 4% e si riporta ad un passo dai 63.000 dollari, pronto per dare l’assalto al precedente record del 20 ottobre.
Altri ETF entrano nel mercato
Nel frattempo altri ETF basati sui futures di Bitcoin stanno entrando sul mercato. Venerdì ha debuttato al Nasdaq l’ETF di Valkyrie, mentre oggi è la volta dell’ETF di VanEck.
Secondo analisti consultati da Yahoo Finance però ProShares in quanto first mover avrà un vantaggio non da poco.
Jon Wolfenbarger, un analista e fondatore del sito di investimenti Bull And Bear Profits, ha dichiarato in tal proposito:
“Ci sono significative economie di scala con gli ETF. Il vantaggio del first mover è potente”.
Citando il caso degli ETF basati sulla blockchain a gestione attiva, BLOK e BLCN, viene rilevato che sono stati lanciati un giorno dopo l’altro e una settimana prima di altri due fondi concorrenti, LEGR e KOIN. Ebbene, oggi,
“BLOK gestisce il 75% delle attività totali tra questi quattro ETF”.
Effettivamente il debutto di Valkyrie non è stato dei migliori perché si è scontrato con un mercato di Bitcoin al ribasso e ha perso il 4%, così come l’ETF di ProShares.
Sembra che però i due non siano destinati a farsi concorrenza per i costi di commissione, entrambi fissati allo 0,95%