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Stan Druckenmiller: le crypto una bolla speculativa

Secondo Stan Druckenmiller, le criptovalute sono in piena bolla speculativa. Lo stesso vale per tanti altri asset.

L’ha detto durante la Boston Investment Conference che si è tenuta nei giorni scorsi.

Le crypto una bolla speculativa: l’opinione di Stan Druckenmiller

Alla domanda se il mercato dei bond fosse in una bolla, Stan Druckenmiller ha risposto:

“Sì, Crypto, meme-stock, arte, vino, azioni. Hanno fatto un sacco di genuini negli ultimi due anni. Tutti cercano di paragonare questo con il ’99. Quella fu una bolla nella tecnologia e in un certo senso una bolla ben meritata perché il mercato aveva capito con 20 anni di anticipo l’effetto rete che le aziende potevano uscire dal nulla e avere 2 miliardi di clienti. Ma era una bolla molto ristretta. Questa bolla è in tutto. Ogni asset del pianeta”. 

Il riferimento è alla bolla speculativa delle dot-com. Si verificò a cavallo tra gli anni ‘90 e i 2000, quando proliferavano le nuove aziende che offrivano servizi legati ad internet. Sembrava dovessero essere il futuro, ma alcuni progetti erano sovrastimati e fallirono, altri persero molto valore quando la bolla scoppiò. 

Il punto, è che bisogna guardare anche il contesto attuale e immaginare il futuro. Questa la visione di Druckenmiller:

“Sono sicuro che c’è un valore fuori di lì, ma non sono in grado di vedere quale sia, non è davvero la mia metodologia… La mia stella polare è che ogni evento nel mondo influisce su qualche titolo e cerco di immaginare il mondo com’è oggi e poi cerco di vedere se c’è qualche tipo di cambiamento sismico in corso e come il mondo potrebbe apparire tra 18 mesi. E se fosse così, i titoli sarebbero valutati in modo molto diverso da come lo sono ora? Penso che molti investitori vivano nel presente, il che è un disastro a lungo termine – potrebbe funzionare a breve termine”. 

Stan Druckenmiller crypto
Bitcoin, crypto e azioni sono in piena bolla speculativa secondo Stan Druckenmiller

La bolla speculativa su crypto e azioni

Che il mercato delle criptovalute sia in una fase di particolare euforia, lo dimostrano i prezzi di Bitcoin e Ethereum, che hanno raggiunto recentemente nuovi record storici. 

Anche le altcoin stanno riscontrando ottime performance. Ma spesso a queste salite seguono crolli altrettanto repentini, come dimostra il caso di Shiba Inu (SHIB)

Le cosiddette azioni-meme, come GameStop (GME) vivono invece sulle montagne russe. Basti pensare che quando fu pompata dal gruppo Reddit WallStreetBets, GameStop arrivò a sfiorare i 400 dollari per poi precipitare di nuovo. Oggi vale 212 dollari. 

Investimenti a rischio

Il concetto è che bisogna sempre investire facendo attenzione e mai facendosi prendere dalla cosiddetta FOMO (Fear of missing out). 

Quelli che oggi sembrano ottimi investimenti, presto potrebbero tradursi in gravi perdite. 

Il rapporto tra Stan Druckenmiller e Bitcoin

Stan Druckenmiller in passato era apparso molto freddo nei confronti delle criptovalute. In piena bolla speculativa a cavallo tra il 2017 e il 2018 aveva sostenuto che Bitcoin presto avrebbe perso valore. La sua profezia si era rivelata corretta, perché quando quella bolla scoppiò, BTC scese e arrivò fino ai 4.000 dollari di marzo 2020. Poi è iniziata la bull run che sembra proseguire ancora oggi. 

Non a caso nel novembre 2020, quando Bitcoin si approcciava di nuovo ai 20.000 dollari, Stan Druckenmiller lo rivalutava sostenendo che poteva essere una riserva di valore migliore dell’oro. Anche lui ha investito in BTC quando valeva 6.500 dollari e ha dichiarato pubblicamente di essersi pentito di non aver continuato i suoi acquisti.

 

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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