Il CEO della più grande catena di sale cinematografiche e teatri in USA e nel mondo ha annunciato lunedì scorso che presto si potrà accedere alle sale AMC utilizzando la criptovaluta Shiba Inu (SHIB), accettata tra i sistemi per i pagamenti.
Shiba Inu tra i pagamenti accettati da AMC
In un tweet sul suo profilo Adam Aron ha dichiarato di aver espressamente chiesto al suo partner per i pagamenti digitali Bitpay, di supportare nel suo circuito anche la celebre meme coin. Entro 60-120 giorni sarà perciò possibile effettuare pagamenti negli oltre 900 teatri e più di 10.000 sale cinematografiche sparse sul territorio americano.
Questo dovrebbe essere il primo caso in cui Shiba Inu viene accettata in un circuito di pagamenti elettronici per beni e servizi. La decisione di inserire Shibu è stata determinata dal risultato di un sondaggio effettuato dalla società, che chiedeva ai propri utenti se avessero voluto il pagamento di criptovalute: l’87,6% avrebbe risposto sì.
È probabile che presto verrà inserita come forma di pagamento anche la rivale di Shiba, la meme coin Dogecoin, cara ad Elon Musk, il CEO di Tesla.
Criptovalute per i pagamenti
La grande catena di cinema americani non è la sola che accetta le criptovalute come forma di pagamento. Paypal, il gigante dei pagamenti digitali da tempo supporta le 4 tra le principali criptovalute, Bitcoin, Ethereum, Litecoin e Bitcoin cash, nel suo circuito.
AT&T, il colosso delle telecomunicazioni americano, è stato il primo operatore di telefonia mobile ad accettare pagamenti in criptovaluta nel 2019. Lo fa attraverso BitPay consentendo il pagamento in Bitcoin ed Ethereum.
Starbucks, la grande catena di caffè americana, da qualche mese ha chiuso un accordo con la app Bakkt, per i pagamenti di asset digitali, per permettere il pagamento presso i suoi store con le criptovalute.
La scorsa estate la grande catena di hotel e resort di lusso Pavillon ha annunciato di essere la prima società turistica ad accettare presso le proprie strutture il pagamento in criptovalute.
Expedia, il colosso delle prenotazioni turistiche online ha da poche settimane annunciato che accetterà il pagamento in Bitcoin attraverso una partnership con la piattaforma di prenotazione online Travala.
Mentre da anni Microsoft accetta per alcuni suoi giochi e software la possibilità del pagamento in Bitcoin. Ma anche altri colossi della grande distribuzione come Home Depot, Rakuten, Whole Foods, Overstock, accettano Bitcoin per il pagamento.
Tesla invece dopo aver annunciato a marzo che avrebbe accettato il pagamento in Bitcoin per le sue auto, ha successivamente negato questa possibilità, malgrado la società abbia investito 1,5 miliardi di dollari nell’acquisto di Bitcoin.