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Australia: le donne crypto sono raddoppiate nel 2021

Il sondaggio della L’Independent Reserve’s Cryptocurrency Index (IRCI) del 2021 ha rivelato i dati generali del settore crypto in Australia. Tra i tanti, la IRCI afferma che le donne che possiedono criptovalute sono raddoppiate nel 2021 rispetto al 2020. 

I dati sulle crypto della IRCI in Australia

Secondo quanto riportato, in Australia, la percentuale di donne che possiedono crypto è raddoppiata dal 10,1% nel 2020 al 20% nel 2021, su un quadro generale che vede in questo anno il 28,8% degli australiani possedere le crypto (dal 18,4% nel 2020).

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Aumentano le donne che possiedono le criptovalute in Australia

L’Independent Reserve è uno scambio di criptovalute con sede in Australia che è stato fondato nel 2013, e ha più di 200.000 utenti. 

Questo aumento nell’adozione delle criptovalute che si è verificato quest’anno nella Terra dei Canguri, vede la regina Bitcoin rimanere la più popolare con l’89,1% degli australiani che lo conoscono e il 21,1% che lo possiede.

Il sondaggio della IRCI ha rivelato che l’influenza più comune per estendere l’adozione delle crypto rimane ancora il “passaparola” tra amici o familiari, con il 47,5% (quasi la metà) degli australiani che dicono che questo è stato il motivo per cui hanno inizialmente investito in criptovalute.

Tuttavia, lo scetticismo verso il settore è ancora molto vivo, col 36,5% degli australiani che evita di entrare a causa della percezione del rischio intrinseco e del prezzo, che affermano essere  troppo volatile. 

L’incremento delle donne crypto e i loro comportamenti

Anche in Australia, le donne crypto sembrano aver preso coraggio nello scendere in campo in questo settore, che da anni è perlopiù maschile. 

Oltre il raddoppio generale delle donne crypto nella Terra dei Canguri, che sono passate quindi ad essere il 20% in questo 2021, altre piattaforme hanno rivelato non solo l’aumento della loro partecipazione, ma anche il loro comportamento quando si tratta di crypto-trading. 

A inizio 2021, ad esempio, il report mensile della piattaforma di trading eToro aveva già rivelato l’aumento da parte delle investitrici nel settore crypto, rivelando che Bitcoin ed Ethereum fossero le prescelte. 

Infatti, su eToro, rispetto gennaio 2020, già nel gennaio 2021, le donne crypto erano aumentate del 15% per gli investimenti in BTC e del 12% per gli investimenti in ETH

Un altro report di fine 2019 di Grayscale, invece, aveva mostrato che il 43% degli investitori interessati al Bitcoin già erano donne. 

Il sondaggio 2021 di Ding e l’adozione crypto rispetto altri prodotti finanziari 

Quest’anno, il servizio di ricarica mobile mondiale Ding ha effettuato uno studio su 6.250 intervistati in KSA, Emirati Arabi Uniti, Nigeria, Indonesia, Germania, India, Messico, Brasile e Filippine,  riguardo al loro impegno nel mercato prepagato e i loro atteggiamenti verso l’economia. 

In generale, gli intervistati hanno mostrato una maggiore preferenza per le criptovalute rispetto ad alcuni prodotti finanziari tradizionali. Le criptovalute si sono classificate al sesto posto su tredici opzioni, con i tradizionali conti bancari, conti di risparmio e carte di credito i prodotti più popolari

Tra i paesi intervistati, la Nigeria ha mostrato il più alto tasso di adozione della valuta digitale, con il 25% degli utenti che confermano di possedere attualmente Bitcoin o altre criptovalute. 

A seguire, poi, Filippine e Indonesia, dove il 19% e il 18% degli intervistati, rispettivamente, hanno confermato di possedere criptovalute. Al contrario, l’adozione delle criptovalute è stata più bassa in Germania e Messico, con l’8% ciascuno, seguita da Arabia Saudita con il 10%. 

Australia e donne crypto: il caso di Jane Hume

Parlando di donne e crypto, proprio in Australia, Jane Hume, membro del governo e Ministro dell’Economia digitale dell’Australia ha di recente rilasciato delle dichiarazioni favorevoli al settore. 

Secondo Hume, è arrivato il momento di aprire il mercato del Paese alle crypto, cambiando quindi il paradigma da parte delle autorità e cercando di creare una precisa regolamentazione. 

E anche qui, le donne crypto australiane trovano una loro portavoce del governo con la Senatrice e Ministro che non considera affatto le criptovalute come una “moda passeggera”, ma definendole, invece, come innovazione tecnologiche da tenere sotto osservazione. 

A tal proposito, la Hume avrebbe commentato: 

“La finanza decentralizzata sostenuta dalla tecnologia blockchain presenterà incredibili opportunità: l’Australia non deve essere lasciata indietro dalla paura dell’ignoto”. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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