Il primo gennaio l’hashrate di Bitcoin ha fatto registrare un nuovo record massimo storico, stando ai dati di CoinWarz.
Summary
Bitcoin il primo record del 2022
Infatti per la prima volta nella storia avrebbe superato i 220 Ehash/s per una decina di ore.
Prendendo invece i dati medi giornalieri BitInfoCharts si sarebbero superati per la prima volta nella storia i 200 Ehash/s sia il primo gennaio che il giorno seguente, ovvero ieri.
In precedenza erano stati raggiunti risultati simili solo il 13 maggio 2021, prima del crollo dell’hashrate dovuto al ban cinese, quando il prezzo di BTC era di circa 50.000$.
Ci sono però alcune differenze.
L’hashrate record di Bitcoin: un picco momentaneo
Innanzitutto i livelli raggiunti il 13 maggio 2021 furono inferiori rispetto a quelli dei due giorni scorsi.
Inoltre l’1 ed il 2 gennaio 2022 sembra si sia trattato di un picco momentaneo, visto che il giorno precedente l’hashrate medio giornaliero era stato addirittura inferiore a 160 Eh/s, ed oggi sembra essere di circa 180. Invece a maggio la crescita era sembrata più lenta ed organica, dato che già più di un mese prima aveva sfiorato i 190.
Comunque rispetto ai 136 Eh/s di un anno fa l’incremento complessivo è stato del 49%. Nel frattempo il prezzo di BTC è passato da 30.000$ a circa 47.000$.
Se però prendiamo come riferimento i valori di luglio 2021, la crescita è stata dell’hashrate di quasi il 200%, visto che dopo il ban cinese di metà maggio era crollato fino a 68 Eh/s.
Perché l’hashrate di Bitcoin è salito ancora
Visto che il prezzo attuale è simile ad esempio a quello di febbraio 2021, i motivi che hanno spinto l’hashrate di Bitcoin verso nuovi record vanno trovati innanzitutto nella lentezza con cui l’hashrate si adegua alla crescita del prezzo, ed in secondo luogo al grande rimbalzo dovuto al trasferimento al di fuori della Cina di molte attività di mining dopo il ban di maggio.
Basti pensare che già a metà agosto circa il prezzo di BTC era di circa 47.000$, ma allora l’hashrate era risalito solo fino a quota 130 Eh/s circa.
Da allora ha continuato a crescere, anche se il prezzo mediamente non è cresciuto, per ritornare prima ai livelli di maggio, e poi per superarli di slancio.
Nel frattempo la profittabilità del mining è scesa, dagli 0,45$ al giorno per THash/s di settembre, agli attuali 0,23$, ma il picco minimo del 2021 fu toccato a fine giugno quando scese fino a 0,17$. Questo fa pensare che ci potrebbe in teoria essere ancora spazio per un ulteriore incremento dell’hashrate, a patto che il prezzo rimanga sugli attuali livelli.
Nel caso invece il valore di BTC dovesse aumentare, l’ulteriore incremento dell’hashrate sarebbe decisamente molto probabile.
Resta da capire se in un momento come questo ai miner convenga vendere i BTC incassati, oppure tenerseli come riserva, anche perchè con la profittabilità del mining in calo è decisamente possibile che convenga loro venderli subito.