Oggi il prezzo di Bitcoin è tornato giù, sotto i 40.000$, al livello più basso degli ultimi cinque mesi.
Summary
Perché il prezzo di Bitcoin è giù
Il problema, come riferisce Bloomberg Crypto, sembrerebbe essere la diffusione sui mercati finanziari di una certa avversione al rischio, in particolare su quelli statunitensi.
Il calo ha riguardato anche un po’ tutte le altre criptovalute, con ETH sceso sotto i 3.000$.
Bloomberg riferisce anche che secondo alcuni strateghi di Fundstrat Digital Asset Research il prezzo di Bitcoin rimane soggetti ai “capricci delle variabili macro”.
In realtà questo ormai dimostra chiaramente come Bitcoin sia entrato a far parte dei mercati finanziari tradizionali, tanto da non essere affatto in grado di muoversi indipendentemente da ciò che accade su altri mercati.
In particolare ieri il Nasdaq ha dato segni di cedimento in chiusura, e l’oro è qualche giorno che si apprezza. A monte c’è il timore che la politica monetaria della Fed possa farsi sempre più restrittiva.
L’indice RSI è sceso in territorio di ipervenduto, suggerendo che il tonfo di oggi possa essere dovuto ad un momento di difficoltà.
I fondamentali di Bitcoin
Infatti i fondamentali non solo stanno tenendo, ma anzi continuano a rafforzarsi.
La notizia forse più emblematica da questo punto di vista è quella che riguarda 300 banche USA che presto dovrebbero offrire ai propri clienti la possibilità di comprare e vendere Bitcoin direttamente dal loro conto corrente, tramite l’app dell’home banking.
Questa iniziativa si deve ad una partnership con NYDIG, che già consente proprio la compravendita di BTC. In questo modo il trading di Bitcoin entrerà in qualche modo direttamente sui conti correnti bancari di molti statunitensi, dando loro un accesso diretto ed immediato al mercato crypto.
Tuttavia il servizio sarà attivo solamente a partire dal secondo trimestre del 2022, quindi per ora non può avere alcun effetto sul prezzo.
Da notare che quando PayPal fece qualcosa di simile, a novembre 2020, generò un significativo aumento dei volumi di scambio di Bitcoin, tanto che è assolutamente lecito attendersi qualcosa di simile anche nei prossimi mesi.
Hashrate da record
L’hashrate invece nei giorni scorsi è tornato ai massimi di sempre, sebbene continui ad oscillare molto tra 160 Ehash/s e 230 Ehash/s.
La mediana delle fee per transazione sulla blockchain di Bitcoin è scesa a 0,37$, mentre il numero di transazioni giornaliere on-chain è ai livelli di settembre 2021.
In altre parole le sofferenze attuali del prezzo di Bitcoin non si devono a Bitcoin, o a notizie relative a Bitcoin, ma ai mercati finanziari ed alla diffusione dell’avversione al rischio in questo periodo.