Continuano le aste per le parachain di Polkadot. Da poco si è conclusa la nona asta, che ha visto prevalere sugli altri Centrifuge.
Congratulations to @centrifuge on winning Polkadot's eighth auction!
Centrifuge will be onboarded at block #9,388,800 [roughly March 11,2022] at the beginning of lease 7 with the other winners from auctions 6-11. Over 15K network stakeholders locked up DOT in favor! pic.twitter.com/pGGLRWTPpz
— Polkadot (@Polkadot) January 27, 2022
La prossima asta si terrà questa settimana a partire dal blocco 8.868.510.
Il vincitore della nona asta parachain di Polkadot
Centrifuge è un protocollo che si pone come obiettivo quello di creare un sistema per la tokenizzazione di asset finanziari tradizionali, grazie ad un processo relativamente complesso che consente di tokenizzare anche ad esempio immobili, royalties e fatture per gli anticipi di cassa, rendendoli in questo modo scambiabili su blockchain.
Questi asset, una volta tokenizzati, potranno anche essere utilizzati come collaterale per ottenere prestiti, grazie ad algoritmo decentralizzato a costi ridotti.

Il prezzo di DOT
Le aste per le parachain di Polkadot sono iniziate qualche mese fa, e stanno seguendo la roadmap prevista dal progetto.
Inizialmente il lancio delle aste per le parachain, mesi fa, aveva fatto salire il prezzo di DOT, probabilmente proprio perché per potervi partecipare era necessario utilizzare la criptovaluta nativa del progetto Polkadot. Poi però l’entusiasmo, da questo punto di vista, è un po’ scemato.
Il prezzo attuale infatti è meno della metà rispetto a quello di fine ottobre, e del 68% inferiore rispetto ai massimi del 4 novembre, quando si spinse a quasi 55$.
Tuttavia la parabola del prezzo di DOT degli ultimi tre mesi è perfettamente in linea con quella delle principali criptovalute, a partire da BTC ed ETH, nonostante registri perdite superiori rispetto all’ATH.
Va però evidenziato come ad inizio novembre Polkadot venisse da un periodo di vera e propria euforia, molto maggiore rispetto a quella che c’era all’epoca su Bitcoin o Ethereum, tanto che il picco massimo DOT lo toccò sei giorni prima di quello di BTC o ETH.
Ad esempio rispetto al prezzo di inizio agosto 2021, DOT è solo di pochi punti percentuali sotto, ovvero più o meno come BTC ed ETH. In altre parole il boom di ottobre, che portò il prezzo di DOT da 27$ a 45$, fu maggiore rispetto a quello del prezzo di Bitcoin ed Ethereum nel medesimo periodo, rendendo la successiva discesa più ampia.
Negli ultimi 30 giorni comunque DOT ha perso il 34%, rispetto al -20% di BTC ed al -31% di ETH.
C’è pertanto una sorta di scollamento tra il trend degli ultimi mesi del valore di DOT ed il successo delle aste parachain, tanto da presumere che i picchi di ottobre e novembre fossero dovuti principalmente a speculazione.