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Bitcoin: ancora un altro record assoluto per l’hashrate

Nonostante il prezzo di bitcoin stenti a decollare, l’hashrate ha toccato un nuovo livello massimo assoluto. 

Nuovo record per l’hashrate di Bitcoin

Ieri infatti, stando ai dati di bitinfocharts.com, ha superato per la prima volta nella sua storia i 220 Ehash/s, sfiorando addirittura i 230. 

Il precedente record del 20 gennaio scorso era di 217 EH/s. 

Ma secondo i dati orari di coinwarz.com sabato aveva toccato un singolo picco di 263 Eh/s, ovvero quasi il doppio del valore del 16 febbraio dell’anno scorso (136 Eh/s). 

La cosa curiosa è che l’anno scorso a febbraio il prezzo era di circa 48.000$, e si stava dirigendo verso i 60.000$, mentre in questi giorni è sotto i 43.000$. 

Il rapporto tra hashrate e prezzo di Bitcoin

In genere l‘hashrate aumenta con l’aumentare del prezzo, perché visto che gli incassi dei miner in BTC sono praticamente sempre gli stessi, nel caso di aumento del valore di BTC il valore reale di quegli incassi sale. Dato che il mining è una competizione in cui vince chi elabora più hash, quando i miner incassano di più investono di più in risorse per aumentare la quantità di hash che riescono ad elaborare. 

Va però ricordato che l’incremento dell’hashrate è un processo molto lento, dato che spesso richiede l’acquisto e la configurazione di nuovi macchinari, mentre il prezzo aumenta e diminuisce molto più rapidamente. 

Ad esempio a fine 2020, prima che iniziasse la bullrun, il prezzo di Bitcoin era di circa 10.000$, ovvero meno di un quarto di quello attuale, e l’hashrate era di 130 EH/s, ovvero poco più della metà di quello attuale. Questo significa che il prezzo negli ultimi sedici mesi in proporzione è aumentato molto di più dell’hashrate, e ciò giustifica la crescita dell’hashrate in questo momento in cui invece il prezzo non cresce. 

mining Bitcoin
Anche la difficulty del mining sta salendo

La difficulty del mining

Da notare che ieri il block-time di Bitcoin, solitamente attorno ai 10 minuti, è sceso addirittura sotto gli 8 minuti, nonostante la difficulty sia ai massimi di sempre. A questo punto è molto probabile un ulteriore aumento della difficulty nei prossimi giorni. 

Con una difficulty così alta, ed un prezzo di BTC relativamente basso, la profittabilità del mining è scesa ai minimi da gennaio 2021, e questo fa presupporre che i miner ritengano probabile un aumento del valore di Bitcoin sul medio termine. 

Infatti con una profittabilità così bassa la vera convenienza nel minare Bitcoin non sta tanto nell’incassare BTC e venderli sul mercato, in modo da avere il denaro fiat per pagare l’elettricità, ma nel tenerne una parte in portafoglio nella speranza che aumentino di valore in futuro. 

Insomma, sembra che i miner stiano approfittando di questo periodo per accumulare Bitcoin, con l’obiettivo probabilmente di venderli nelle prossime settimane, o mesi, a prezzi più alti di quelli attuali.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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