HomeCriptovaluteUber accetterà “sicuramente” il pagamento in criptovalute

Uber accetterà “sicuramente” il pagamento in criptovalute

Il CEO di Uber, la società che offre un servizio di taxi privato, Dara Khosrowshahi, durante un intervista con Bloomberg venerdì scorso, ha detto che l’azienda “assolutamente” accetterà le criptovalute come forma di pagamento, anche se non nell’immediato.

Uber verso il pagamento in criptovalute

Mentre in una precedente intervista con CNBC  il CEO aveva escluso, al contrario di Tesla di pensare ad un investimento in Bitcoin, a Bloomberg, alla domanda se avrebbe accettato le criptovalute come forma di pagamento, Khosrowshahi ha risposto affermando:

“Sicuramente potrebbe. Conversiamo continuamente. Penso che in questo momento, quello che vediamo con bitcoin e alcune delle altre criptovalute, siano piuttosto preziosi come riserva di valore. Il meccanismo di scambio è costoso, non è eccezionale per l’ambiente. Man mano che il meccanismo di scambio diventa meno costoso, diventa più rispettoso dell’ambiente, penso che ci vedrai avvicinarci un po’ di più alle criptovalute. Quindi lo stiamo assolutamente osservando. E se dici, Uber accetterà le criptovalute in futuro? Assolutamente. Ad un certo punto. Questo non è il punto giusto, ma lo faremo”.

Nello stesso tempo però ha detto che questo fatto non accadrà nell’immediato, ma più probabilmente nel prossimo anno. Questo perché il CEO di Uber ha manifestato ancora dubbi sull’efficienza delle criptovalute come mezzo di pagamento. Ha parlato dei problemi legati  sia agli alti costi di transazione, sia all’eccessivo consumo di elettricità per l’attività di mining.

“Man mano che il meccanismo di scambio diventa meno costoso, diventa più rispettoso dell’ambiente, penso che ci vedrai avvicinarci un po’ di più alle criptovalute”, 

ha aggiunto a tal proposito.

Uber criptovalute
Uber si prepara ad accettare le criptovalute come mezzo di pagamento

Principali aziende che accettano già criptovalute

Sono già diverse comunque le aziende che accettano come forma di pagamento le criptovalute. Secondo una recente ricerca di HSB, del gruppo assicurativo Munich Re, il 36% delle piccole e medie aziende americane già accetta le criptovalute come forma di pagamento.

Ma anche grandi colossi, come Microsoft, KFC, Subway, Overstock, Pizza Hut, Virgin, Burger King, AT&T e AMC, da tempo accettano le principali criptovalute come forma di pagamento nei loro store.

Secondo una ricerca della società di consulenza Gartner del dicembre 2021, circa il 20% delle grandi aziende mondiali accetterà le criptovalute come forma di pagamento entro il 2024.

Si legge nel rapporto:

“L’accettazione mainstream delle criptovalute sulle tradizionali piattaforme di pagamento e l’ascesa delle monete digitali emesse dalle banche centrali (Cbdc) porteranno molte grandi aziende a incorporare le valute digitali nelle loro applicazioni. Le monete digitali verranno usate innanzitutto per il pagamento, per accumulare valore e per la capacità di sfruttare investimenti ad alto rendimento nelle applicazioni di finanza decentrata (DeFi)”.

A tal proposito Paypal a fine novembre ha annunciato che avrebbe accettato sulla sua piattaforma digitale anche i trasferimenti e i pagamenti in criptovalute. Mentre ai primi di gennaio aveva annunciato che stava lavorando ad un progetto di una sua propria stablecoin.

 

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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