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Trend following sulle altcoin

In questo articolo viene approfondita la natura delle criptovalute, in particolare sulle altcoin. In un articolo precedente si è visto come, impostando una semplice strategia “trend following” sul Bitcoin che compri e venda rispettivamente sul massimo e sul minimo della giornata precedente, i risultati fossero molto incoraggianti. 

L’operatività sistematica avrebbe garantito buoni profitti, a fronte di drawdown più contenuti, se paragonati al semplice buy&hold del sottostante. E questo in primis è dovuto al fatto che un regime di operatività long/short è sicuramente più conservativo per certi versi, rispetto ad un’operatività “da cassettista”.

Le altcoin nel mercato crypto

Come ben noto, il panorama dei token e delle criptomonete offerte sta aumentando in maniera considerevole. Negli ultimi anni le cosiddette altcoin sono entrate prepotentemente sulla scena crypto mondiale, aggiudicandosi piano piano sempre più quote del mercato totale. Allora a questo punto la domanda sorge spontanea: 

  • È possibile utilizzarle in maniera sistematica come avviene per il Bitcoin? 
  • Quali sarebbero i vantaggi che se ne potrebbero trarre?

Per rispondere a queste domande ci basiamo su semplici regole, applicabili ad ogni tipologia di mercato. Ad esempio, come funzionerebbe la medesima strategia “trend following” sul mercato delle altcoin?

Come funziona la strategia trend following sulle altcoin

L’idea è quella di verificare se spostandosi dal Bitcoin ad altre crypto, si continuino a vedere risultati incoraggianti. Questo confermerebbe anche la bontà della strategia sul Bitcoin, perché se un’idea di trading funziona bene su diversi mercati, allora si può avere una ragionevole sicurezza che si tratti di una strategia solida. Inoltre, in ottica di diversificazione, è risaputo che due strategie sono meglio di una. Che tre strategie sono meglio di due. Se poi sono su mercati diversi, ancora meglio. 

Si procede dunque con un test di portafoglio, calcolato su un paniere di strumenti, su cui si andrà ad applicare una strategia trend following con regole davvero semplici. Infatti, si compra quando il mercato rompe al rialzo il massimo della sessione precedente, conseguentemente si entra short se il mercato rompe al ribasso il minimo della sessione precedente. A livello di regole, questa strategia è la medesima mostrata nell’articolo dedicato ai trend su Bitcoin.

In Figura 1 si vede un esempio del pattern preso in considerazione.

Trend following altcoin
Figura 1. Esempio segnali di ingresso trend following su massimi e minimi.

Il paniere di altcoin preso in considerazione è stato selezionato secondo due criteri: 

  • liquidità, in quanto si vuole operare solo su mercati liquidi, che non espongano a rischio slippage (costo operativo derivante da differenza tra prezzo teorico di ingresso e prezzo eseguito realmente);
  • profondità dei dati storici, almeno 6 mesi di dati su cui poter andare a eseguire la strategia.

Al suo interno troviamo:

  • AAVE (Aave Protocol)
  • ADA (Cardano)
  • ATOM (Cosmos)
  • AXS (Axie Infinity)
  • BNB (Binance)
  • CRV (Curve)
  • DOGE (Dogecoin)
  • DOT (Polkadot)
  • ETH (Ethereum)
  • FTT (Ftx)
  • LINK (Link)
  • LTC (Litecoin)
  • LUNA (Terra)
  • MANA (Decentraland)
  • MATIC (Polygon)
  • SAND (The Sandbox)
  • SHIB (Shiba Inu)
  • SOL (Solana)
  • XRP (Ripple)

Un paniere molto diversificato, che permette di individuare le migliori crypto che rispondono alla continuazione del trend, sia esso ribassista o rialzista. 

In Figura 2 viene mostrata una tabella riepilogativa dei risultati ottenuti facendo variare la crypto di riferimento. A colpo d’occhio si nota che la strategia sembra funzionare un po’ su tutti i mercati. Chiaramente i dati storici forniti su queste crypto non sono uniformi e da questo dipende la differenza a volte notevole nel numero di trade effettuati sulle singole altcoin.

Tra le migliori si trova ETH che viene definita come l’altcoin più importante di tutte, nonché la seconda crypto più grande per capitalizzazione. Poi si notano risultati molto positivi su BNB, ma anche su XRP e AXS. Molto bene anche DOGE, la famosa crypto sponsorizzata da Elon Musk.

Trend following altcoin
Figura 2. Risultati per singola crypto

In Figura 3 si vede la curva cumulativa dei profitti generata dal portafoglio complessivo. Certamente è molto incostante e rispetto all’equity che si vedeva su Bitcoin (Figura 4) si nota come le altcoin siano un mercato più giovane, e quindi anche più “frizzante”. 

Se nel portafoglio altcoin è stata impostata una size fissa di 10.000$ per ogni trade in modo da vedere risultati uniformi su tutti i mercati, la strategia su Bitcoin era stata testata con un capitale fisso di 100.000$. Questo perché valendo di più il sottostante, si doveva impostare una size almeno maggiore o uguale al prezzo massimo toccato da Bitcoin (ovvero circa 68.000$) per poter comprare almeno una singola unità di Bitcoin. 

trend altcoin
Figura 3. Curva cumulativa dei profitti/perdite del portafoglio Altcoin
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Figura 4. Curva cumulativa dei profitti/perdite su Bitcoin

A questo punto del test si potrebbe pensare di aggiungere uno stop loss, ovvero una soglia massima di rischio da impostare per ogni trade, che se toccata chiuderà automaticamente le posizioni. 

Anche questa volta, lavorando su un paniere molto diversificato, per uniformare i test si utilizza lo stop loss calcolato in percentuale dal prezzo di ingresso della strategia. 

Ad esempio, impostando una perdita massima del 4% (che corrisponde a 400$) e aggiungendo una condizione per cui si entra a mercato soltanto se la giornata precedente è stata una giornata indecisa (più precisamente se il cosiddetto corpo della candela giornaliera è inferiore al 50% del range totale della giornata), i risultati ottengono un dignitoso passo in avanti. 

In Figura 5 si vede la curva generata sul portafoglio altcoin con l’aggiunta dello stop loss. Continua a vedersi l’impennata nella fase finale del backtest, complice una mole di dati maggiore, quindi una mole di trade più ampia. Soprattutto, andando a vedere mercato per mercato (Figura 6) si vede che pure i mercati su cui prima si perdevano soldi, adesso sono positivi. Come per esempio SOL e LUNA. 

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Figura 5. Curva cumulativa dei profitti strategia con Stoploss e filtro indecisione il giorno prima
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Figura 6. Risultati per singola crypto aggiornati con lo stop loss

Il valore del trade medio è di 85$, quindi circa un 0,85% sulla posizione totale media. Se si guarda poi ai soli ultimi due anni, dove il backtest è più uniforme, allora si arriva anche oltre i 100$.

È interessante anche notare come i backtest siano stati effettuati a partire dal 1 Gennaio 2016 fino al 22 Febbraio 2022. Quindi fino ai giorni nostri, quelli che hanno visto Bitcoin e soprattutto le altcoin crollare vertiginosamente da quelli che erano i massimi storici. Questa “debacle” però non si sarebbe innescata andando ad operare con la strategia automatica mostrata qui sopra. 

Anzi, l’operatività automatica, incurante di ogni tipo di emozione legata ai crolli, avrebbe continuato a lavorare in totale autonomia, contendendo senza dubbio alcuno i drawdown a cui abbiamo assistito di recente sul mercato delle altcoin, arrivando persino a toccare dei nuovi massimi di profitto. 

Questa strategia rappresenta dunque un’ottima alternativa, che potrebbe essere sicuramente potenziata e migliorata, mettendo mano ai vari input e scegliendo i migliori a seconda del mercato. I buoni risultati che si erano visti sul Bitcoin sono stati confermati anche su un buon numero di altcoin, avvalorando la tesi che le criptovalute sono tendenzialmente più inclini a seguire dei trend, piuttosto che a invertirli.

 

Autore: Andrea Unger 

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