Gli NFT sono diventati protagonisti nella corsa alle elezioni presidenziali in Corea del Sud. Anche il candidato Yoon Suk-yeol ha lanciato la sua collezione.
Summary
Yoon Suk-yeol lancia gli NFT per le elezioni in Corea del Sud
Il candidato del partito conservatore coreano, Yoon Suk-yeol, ha lanciato una speciale collezione di NFT nella speranza di avvicinare soprattutto i giovani alla sua figura.
Secondo quanto riportato, Yoon ha lanciato per il momento 4.000 NFT che lo rappresentano, mintati su Aergo Blockchain, e ora in vendita sul marketplace CCCV con prezzi a partire da 40 dollari di circa.
In realtà dovrebbero essere rilasciati in totale oltre 22.000 NFT di questo genere.
Il suo principale sfidante, l’altro candidato Lee Jae-myung, esponente del partito democratico, come il presidente in carica Moon Jae-in, aveva già lanciato la sua collezione di NFT sia per raccogliere fondi, sia per avvicinare i più giovani alla politica. In pratica, accettava donazioni in criptovalute e chi donava riceveva in cambio degli NFT che lo raffiguravano.
Gli NFT nelle campagne elettorali
Il caso coreano non è l’unico. Negli Stati Uniti la candidata al congresso Shrina Kurani ha deciso di utilizzare gli NFT in occasione della campagna elettorale, con lo scopo anche di dimostrare che lo spazio crypto non è fatto solo di iniziative legate alla criminalità.
Le elezioni in Corea del Sud
Tornano in Corea del Sud, le elezioni presidenziali sono vicine: si vota il prossimo 9 marzo e a contendersi il ruolo di capo dello stato ci sono ben 14 candidati. La competizione però si restringe ai due candidati NFT-friendly: Yoon Suk-yeol e Lee Jae-myung. Entrambi non hanno esperienza parlamentare.
Lee Jae-myung ha comunque esperienza politica, essendo stato sindaco di Seongnam e governatore della provincia di Gyeonggi, si è fatto conoscere durante la lotta alla pandemia. La sua offerta politica punta ad introdurre un reddito di base universale e a mantenere una politica estera conciliante con la Corea del Nord.
Il People Power Party, cioè il partito dei conservatori, ha scelto invece l’ex procuratore Yoon Suk-yeol che è diventato una celebrità per la sua lotta alla corruzione. Nonostante la campagna elettorale abbia sofferto diversi imprevisti, tra cui il coinvolgimento di uno sciamano, può piacere a quell’elettorato che vuole la denuclearizzazione della Corea del Nord, per avere confini più sicuri.
Lo scenario è abbastanza imprevedibile. Si tratta comunque di due nomi che mai prima d’ora si erano spinti così oltre nella politica sudcoreana, quindi ad ora l’unica certezza è che il vincitore rappresenterà ad ogni modo un elemento di novità.