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Cresce l’attesa per la blockchain Ton

Progettata nel 2017 dal fondatore del servizio di messaggistica Telegram, Pavel Durov,  la blockchain Ton ha avuto diversi problemi, che hanno bloccato la sua ascesa, dopo il fortunato lancio nel 2018, insieme alla sua criptovaluta Gram.

Che fine ha fatto la blockchain TON

Progettato con il malizioso scopo di essere la blockchain di gran lunga più utilizzata a causa dei suoi bassi costi e della sua velocità nelle transazioni, TON ha avuto un inizio assai promettente riuscendo a  raccogliere quasi 1,7 miliardi di dollari dagli investitori, attraverso un’offerta iniziale di token.

Ma poi è arrivata subito la doccia fredda da parte della Sec, l’autorità della borsa statunitense, che nell’ottobre del 2019  ha bloccato la vendita delle monete a causa delle mancate autorizzazioni necessarie.

Dopo nove mesi di causa in tribunale, Telegram ha deciso di abbandonare il progetto e si è accordato con la SEC, pagando una sanzione di 18,5 milioni di dollari.

Ma il mese scorso lo stesso Durov ha comunicato che il progetto era in realtà rimasto in piedi grazie alla grande comunità che lo segue fin dal 2018 e stava partecipando allo sviluppo della blockchain, che aveva cambiato intanto nome in Toncoin.

Ha annunciato:

“Dopo quattro anni di sangue, sudore, lacrime e sviluppo attivo da parte di alcuni dei più brillanti talenti ingegneristici del mondo, siamo finalmente all’apice di qualcosa di grande. Qualcosa che è sfuggito a tutti gli altri, anche se hanno raggiunto altezze incalcolabili, successi e valutazioni da un trilione di dollari. L’adozione di massa”

Telegram TON
La community di TON ha mantenuto vivo il progetto di Telegram

Toncoin e Ton Crystal

La comunità sarebbe formata da circa 1 milione di persone che ha creduto fin dall’inizio al progetto del fondatore di Telegram e ha continuato a svilupparsi, anche dopo il blocco alla vendita del token deciso dalla Sec.

Attualmente a fianco di Ton, la criptovaluta legata direttamente al progetto iniziale, esiste anche un’altra criptovaluta quotata che riprende solo il nome del progetto, Ton Crystal lanciata nel 2020 da Ton labs.

Fedor Skuratov, ex responsabile delle comunicazioni di TON Labs, ritiene che l’associazione con il progetto TON originale di Telegram potrebbe in realtà nuocere  proprio a causa della storia legale del progetto: 

“Il nome stesso di TON è diventato un fattore negativo per molti potenziali partner, investitori, banche e autorità di regolamentazione.  Free TON ne ha già risentito, e lo saranno anche altri progetti”

Secondo la comunità ora i prossimi step saranno rappresentati dal lancio del servizio DNS di TON, un ingrediente chiave che consentirà agli utenti di navigare più facilmente nella sua blockchain. 

Ed è per questo che secondo molti esperti il 2022 sarà l’anno della definitiva consacrazione di questa blockchain che dovrebbe sorprendere per la sua velocità e scalabilità.

 

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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