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Forte correlazione tra corruzione dei governi ed entusiasmo crypto

I Paesi in cui le crypto sono maggiormente ritenute buoni investimenti sono anche quelli con maggiore corruzione governativa.

A cosa è dovuta la correlazione tra l’elevato utilizzo crypto e la corruzione di un governo

Un recente report di Finder.com rivela che esisterebbe una forte correlazione tra l’entusiasmo per gli investimenti in criptovalute ed il livello di corruzione dei governi.

Per redigere questo rapporto Finder ha intervistato 54.534 persone in 27 paesi. Il risultato di questo sondaggio è stato che i 10 paesi con cittadini più positivi sulle criptovalute hanno tutti un punteggio dell’indice di percezione della corruzione inferiore a 50 su 100. Inoltre si tratta anche di Paesi poveri, con un reddito medio annuale inferiore a $10.000.

Il Corruption Perceptions Index (CPI) misura la percezione della corruzione governativa all’interno di un Paese, ed è elaborato statisticamente da Transparency International. I valori più bassi indicano maggiore corruzione percepita, mentre punteggi più alti rivelano la percezione di politiche governative pulite e trasparenti.

Dalla ricerca di Finder è emerso che i paesi i cui abitanti sono più propensi a dire che le criptovalute siano un buon investimento sono Nigeria (87%), Venezuela (81%), Ghana (78%), Kenya (77%) e Filippine (73%).

Nella classifica dei paesi più trasparenti questi paesi si trovano tutti nella parte bassa della classifica, con il Venezuela addirittura agli ultimi posti. Quello piazzato meglio è il Ghana con il 73° posto su 180 paesi presi in considerazione. 

Invece tra i paesi con i cittadini più bearish sulle criptovalute troviamo Germania (17%) Svezia (18%), Norvegia (20%), Canada e Giappone (24% ciascuno). Questi sono tutti paesi nella parte più alta della classifica, con Svezia e Norvegia al quarto posto assoluto.

bitcoin crypto bear
I paesi con più percezione bearish sulle crypto risultano tra i primi in classifica secondo il report

Europa e Nord America prime in classifica

Secondo il capo delle ricerche retail di Finder, Graham Cooke, visto che le criptovalute offrono alle persone un modo per effettuare transazioni al di fuori dei controlli governativi, coloro che vivono in regioni in cui la fiducia nei sistemi finanziari e normativi è più bassa è più probabile che considerino le criptovalute un buon investimento.

Cooke dice: 

“Dove c’è scarsa fiducia nel governo è probabile che le persone stiano cercando modi per costruire la propria ricchezza eludendo i mandati finanziari del proprio governo in materia di finanza. È qui che le criptovalute diventano un investimento interessante, perché i governi non regolamentano le criptovalute: sono denaro digitale decentralizzato.”

Poi aggiunge che gli svantaggi della natura decentralizzata delle criptovalute sono però l’elevata volatilità e l’attività criminale. 

Commenta dicendo: 

“Indipendentemente da ciò, è chiaro che le criptovalute stiano guadagnando popolarità a livello globale, e con il continuo entusiasmo per la tecnologia blockchain non si può negare che le criptovalute facciano parte del futuro della finanza.”

Da notare che tra i primi 30 paesi per CPI non ve n’è nessuno africano, con l’Europa nettamente davanti a tutti come continente. Negli ultimi 30 invece sono in maggioranza quelli africani, asiatici e sudamericani, mentre ne ve n’è nessuno europeo o del Nord America. 

El Salvador, ovvero il paese centroamericano in cui Bitcoin è stato adottato come valuta a corso legale, è poco sotto metà classifica, al 115° posto, non molto distante dal Kenya che è 128°. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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