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Apre il primo negozio fisico di Meta

Meta è ormai una realtà, ma per la propria scalata nel mondo dei social ha bisogno di essere facilmente compreso dalle masse ed è forse per questo che l’azienda ha deciso di aprire un negozio fisico.

La California, nella sede dell’azienda di Zuckerberg e per la precisione a Malmo Park, ospiterà il primo negozio del metaverso che sia fisico. Il negozio sarà finalizzato alla vendita di hardware funzionali al metaverso e a far comprendere la nuova dimensione social agli utenti di Facebook e non. 

In arrivo una serie di negozi fisici firmati Meta?

Meta logo
Meta Platform apre il primo negozio fisico in California, rafforzando la presenza del proprio brand

È nell’aria la sensazione che sarà solo il capostipite di altri punti vendita analoghi che saranno sparsi in tutto il mondo nelle principali città e che aiuteranno le persone a familiarizzare con il metaverso. 

Lo store sarà caratterizzato da schermi giganti flessibili su tutte le pareti nei quali sarà proiettata l’esperienza dell’utente che deciderà di provare il casco, le cuffie e gli occhiali per vivere l’esperienza. 

Questa prima fase aiuterà le persone a normalizzare i comportamenti con la nuova tecnologia, capirne le dinamiche e il senso e lascerà poi spazio a una fase due che sarà quella di una diffusione massiccia con un format accattivante del social in tutto il mondo. 

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Il social è ormai talmente noto in tutto il mondo da sembrare noioso o addirittura obsoleto. 

Noioso non è proprio la parola più corretta visto che miliardi di utenti lo usano in tutto il mondo quotidianamente, ma le interazioni dicono che sempre meno volte durante la giornata gli utenti utilizzano il social. 

La diminuzione delle interazioni unità a una lieve ma progressiva perdita di utenti soprattutto più giovani nei confronti di altri social quali Instagram o Tik Tok ad esempio, ha fatto suonare i primi campanelli di allarme in casa Zuckerberg. 

A questi problemi di fruizione subentra poi il tema incassi, meno persone interagiscono meno appeal ha il marketing e di conseguenza anche gli incassi sono ridotti. 

Per rendere la piattaforma più attraente alle nuove generazioni, l’innovazione tecnologica unita alle capacità degli ingegneri, designer e sviluppatori moderni permette di creare metaversi ed è proprio questa la strada scelta dal genio Californiano. 

Nel 2021 Zuckerberg ha annunciato il cambio di nome da Facebook a Meta, nome più smart, che rievoca il metaverso per l’appunto e con il quale vuole costruire il social del futuro. Ma come funzionerà? 

Da quanto trapelato sarà una sorta di mondo parallelo con regole e luoghi del tutto simili alla realtà in cui una nostra rappresentazione virtuale (avatar) potrà interagire e vivere per il tempo che saremo connessi. 

Dalle parole del CEO sarà un mix tra vero e proprio mondo parallelo e realtà aumentata (luogo, funzione, in generale interazione virtuale riportata anche nella realtà tramite dispositivi). 

La concorrenza non manca. La recente acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk che vuole rivoluzionare il social anche da un punto di vista di libertà espressiva, Nemesis o il progetto Lego-Sony. Tuttavia il social della F sembra avere le maggiori possibilità di successo al momento. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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