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Russia: aumenta la domanda di hardware wallet crypto

A causa delle restrizioni introdotte dalle sanzioni straniere nei confronti della Russia, molti stanno optando per l’utilizzo delle crypto e per questo motivo sta aumentando nel Paese la domanda di hardware wallet, uno dei metodi più sicuri per conservare questi asset.

Nel periodo marzo-aprile, aziende come Tangem e Ledger, che producono hardware wallet, hanno visto una domanda crescente da parte degli utenti russi, come ha riportato il giornale economico russo Vedomosti.

La domanda per questo tipo di device sarebbe, infatti, cresciuta di otto volte nel primo trimestre.

Tangem, azienda che produce degli hardware wallet a forma di carta di credito, ha dichiarato che dall’inizio dell’anno ha visto le sue vendite aumentare anche perché i suoi prodotti sono diventati più economici. 

La regolamentazione crypto in Russia

A fine giugno il Cremlino aveva approvato alla Duma un disegno di legge che dovrebbe esentare chi lavora in Russia con le crypto, direttamente o indirettamente, dal pagamento dell’imposta sul valore IVA. La proposta di legge comprenderebbe anche un’aliquota fiscale sul reddito proveniente dai guadagni dovuti a vendita di criptovalute.

Questo potrebbe far sì che la Russia diventi un Paese maggiormente crypto-friendly.

Di recente la Banca Centrale russa ha anche dichiarato di voler legalizzare di nuovo il mining crypto.

A fine maggio, inoltre, la Russia aveva abilitato le fatture in criptovaluta verso soggetti giuridici in merito ad operazioni internazionali.

Queste mosse sembrano, quindi, andare verso una regolamentazione positiva nei riguardi delle criptovalute, in un periodo in cui per aggirare le sanzioni estere, le crypto sono una delle poche soluzioni. 

Nonostante ciò a fine giugno, è stata fatta marcia indietro per quanto riguarda la possibilità di accettare pagamenti in Bitcoin sulle transazioni internazionali. In compenso, però, il Ministero delle Finanze russo ha spiegato che le criptovalute potrebbero essere utilizzate per piccoli pagamenti, anche se, quindi, non per pagamenti legati ad export di materie prime o altri beni.

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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