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L’attuale clima delle criptovalute rende difficile monetizzare in modo sicuro gli asset digitali, ma un’opzione sempre più popolare è quella di collocare il capitale in criptovalute in un portafoglio fruttifero.
Invece di lasciare il vostro capitale lì, in attesa che il mercato si riprenda, un portafoglio vi permette di metterlo al lavoro generando profitti passivi costanti, anche in un mercato ribassista.
In questo momento c’è molto fermento per il lancio di un nuovo portafoglio autorizzato dall’UE, presentato questa settimana da ArbiSmart (RBIS). Esaminiamolo un po’ più da vicino e vediamo se sembra all’altezza del clamore suscitato.
Summary
Un’opzione di risparmio per tutti

Uno dei vantaggi più evidenti del portafoglio ArbiSmart è la sua versatilità. Per cominciare, supporta un’ampia scelta di valute, dai giganti FIAT come EUR, USD e GBP alle principali valute digitali come BTC, ETH, XRP, COMP, BNB, APE, AAVE, AXS e LINK, solo per citarne alcune.
I titolari dei portafogli possono bloccare i loro fondi in un piano di risparmio per periodi di due, tre o cinque anni. Possono poi decidere che gli interessi sui loro risparmi, che vengono pagati quotidianamente, vengano inviati a un saldo separato e sbloccato, dove sono immediatamente accessibili. In alternativa, gli interessi giornalieri possono essere mantenuti nel saldo di risparmio bloccato, insieme al capitale su cui vengono maturati, per ottenere un tasso di interesse più elevato.
Un profitto ineguagliabile in tutti i tipi di mercato
Un vantaggio primario del portafoglio ArbiSmart è che genera tassi di interesse leader del settore, fino al 147% all’anno su RBIS, il token nativo, e al 49% all’anno per tutte le altre valute FIAT e digitali supportate. Inoltre, i profitti sono altrettanto costanti e affidabili in un mercato rialzista o ribassista.

La quantità di RBIS detenuta dal titolare di un portafoglio determina il livello del suo conto. È questo che determina l’ammontare degli interessi che riceve su tutti i saldi di risparmio FIAT e cripto supportati. Quindi, detenere il token nativo significa poter ottenere un profitto costante dai propri euro o Bitcoin anche durante un crollo, potenzialmente più che triplicando il proprio capitale in soli due anni.
Di conseguenza, la domanda di RBIS è destinata a crescere nel tempo, generando una seconda fonte di profitti passivi, grazie all’aumento del valore del token.
Aumentare i profitti con le plusvalenze
L’uso di RBIS è incentivato in diversi modi che probabilmente aumenteranno la domanda di token e genereranno plusvalenze. Ad esempio, i saldi RBIS fruttano interessi tre volte superiori. Inoltre, anche se il saldo di risparmio è in USD o ETH, il titolare del portafoglio può scegliere di ricevere gli interessi sul proprio capitale in RBIS per ottenere un profitto maggiore. Inoltre, un RBIS equivale a un voto, quindi un maggior numero di RBIS si traduce in una maggiore influenza sulla direzione futura del progetto ArbiSmart.

Oltre a tutti questi incentivi RBIS che stimolano la domanda, è probabile che il prezzo sia spinto al rialzo da uno shock dell’offerta. Nelle prossime settimane e mesi, con la crescita della base di utenti del nuovo portafoglio, una quantità considerevole di RBIS lascerà la circolazione generale per essere bloccata in piani di risparmio da due a cinque anni. Di conseguenza, l’offerta di token, che è finita e limitata per sempre a 450 milioni di RBIS, si ridurrà. Nel frattempo, ArbiSmart sta introducendo diverse utility RBIS aggiuntive nel terzo e quarto trimestre del 2022, il che dovrebbe aumentare ulteriormente la domanda di token e far salire il prezzo di RBIS.
Solo il mese scorso, il token RBIS è aumentato di valore di oltre il 65% e gli analisti prevedono una salita dal valore attuale di meno di 1 dollaro a 27 dollari entro il primo trimestre del 2023.
Un ecosistema in rapida espansione
Nella seconda metà del 2022 verranno lanciati numerosi nuovi servizi nell’ambito di una massiccia espansione dell’ecosistema ArbiSmart, che richiederanno tutti l’utilizzo del token RBIS. Nel terzo trimestre verrà introdotta un’applicazione mobile per consentire lo scambio, la conservazione, l’acquisto, il deposito e il ritiro di fondi. A ciò seguirà immediatamente il lancio di un servizio decentralizzato di yield farming, che ricompenserà gli utenti per aver puntato i fondi con lo 0,3% delle commissioni di ogni scambio e con rendimenti percentuali annui fino al 190.000%.

Quasi contemporaneamente, ArbiSmart sta rilasciando una collezione di migliaia di oggetti digitali unici e un mercato NFT, dove gli utenti possono acquistare e vendere in modo sicuro token non fungibili. Entro la fine dell’anno, gli sviluppatori del progetto sperano anche di introdurre un metaverso Play-to-Earn, attualmente in fase di sviluppo, in cui i visitatori potranno acquistare, sviluppare e vendere immobili virtuali, oltre a uno scambio di criptovalute.
Tutte queste utility RBIS che verranno aggiunte all’ecosistema ArbiSmart saranno completamente interconnesse, quindi un partecipante al programma di yield farming, che ha caratteristiche uniche di gamification, sarà in grado di acquistare token non fungibili che aumentano l’APY nel mercato NFT. Questa interconnettività aumenterà ulteriormente la liquidità e la domanda di RBIS, generando rendimenti più elevati per i titolari di portafogli ArbiSmart.
Sembra che il clamore suscitato dal nuovo portafoglio ArbiSmart sia più che giustificato, se consideriamo i suoi tassi d’interesse elevati, la sua resistenza agli orsi e la crescita costante della domanda del token nativo, RBIS, che sta aumentando di valore, anche se altre monete sono in crisi. Per entrare in possesso del token prima che la spinta allo sviluppo prenda il via nella seconda metà dell’anno, acquistate subito RBIS!
*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né ha testato la piattaforma.