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PlanB: il 40% dei Bitcoin è in perdita

Oggi PlanB ha pubblicato un grafico dove indica che attualmente il 40% dei Bitcoin esistenti sarebbe in perdita. 

In realtà si tratta solo di un’ipotesi, per quanto basata su dati reali, perché non si conosce realmente il prezzo di acquisto di ogni singolo Satoshi esistente. 

Si può, però, sapere per ognuno di essi la data precisa dell’ultima transazione registrata sulla blockchain di Bitcoin in cui è stato coinvolto, ed ipotizzare che il prezzo di mercato in quel preciso momento possa più o meno corrispondere al prezzo di acquisto. 

Utilizzando questa tecnica risulterebbero esserci al giorno d’oggi circa 7.6 milioni di BTC e si può ipotizzare che siano stati acquistati nel corso degli anni ad un prezzo superiore a quello attuale di circa 22.000$. 

L’analisi di PlanB che mostra il numero di Bitcoin in perdita

bitcoin bloccati
Attualmente ci sono circa 3 milioni di BTC che sono andati persi per sempre

Ad una prima analisi superficiale può sembrare una percentuale relativamente contenuta, ma tra i restanti 11.5 milioni di BTC ve ne sono diversi che ormai sono andati perduti per sempre, perchè di fatto inutilizzabili a causa della perdita delle chiavi private dell’indirizzo su cui sono conservati, indispensabili per poterli utilizzare. 

Visto che si stima che i BTC persi potrebbero essere anche più di 3 milioni, significa che i BTC ancora in circolazione comprati ad un prezzo inferiore ai 22.000$ potrebbero essere meno di 8.5 milioni, non molti di più dei 7.6 milioni in perdita. 

PlanB fa anche notare che in passato non si è mai raggiunta una percentuale significativamente maggiore al 40% di Bitcoin in perdita, e che quando si sono verificate situazioni simili sono durate solo pochi mesi. Il periodo più lungo con il 40% dei BTC in perdita è stato il terribile bear market del 2014/2015, quello seguente al fallimento di Mt.Gox, quando ci vollero ben 9 mesi prima che questa metrica si riducesse. 

Si tratta solamente della quinta in tutta la storia di Bitcoin in cui si scende fino a questo livello, con meno del 60% di BTC in guadagno.  

Per ora sono già circa tre mesi che va avanti questa situazione, mentre in passato per due volte durò meno, e per due volte durò di più. Da notare che entrambe le volte che durò di più ci si trovava nei due bear market post-halving. Quello attuale è il terzo bear market post-halving. 

Qualcosa del genere si riscontra anche sul grafico del cosiddetto realized price, basato sullo stesso tipo di stima. Stando a questo grafico, però, è da meno di un mese e mezzo che il prezzo di BTC staziona sotto il realized price. Nel bear market del 2014/2015 ci stette per quasi undici mesi.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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