HomeBlockchainBrasile: in futuro si potrebbe votare usando la blockchain. Ma ha senso?

Brasile: in futuro si potrebbe votare usando la blockchain. Ma ha senso?

La Voting Authority del Brasile (TSE) ha dichiarato pubblicamente che nel Paese si potrebbe presto votare usando la blockchain.

In particolare, il coordinatore per la modernizzazione delle infrastrutture, Celio Castro Wermerlinger, ha spiegato che il Brasile sta studiando la tecnologia blockchain per capire se sarebbe possibile utilizzarla per votazioni più trasparenti e decentralizzate. Il programma di ricerca si intitola “Elections of the Future”.

Lo scorso 29 luglio, in Brasile, si è anche tenuto un evento organizzato dal ricercatore Fernanda Soares Andrade per discutere delle possibilità di modernizzare il sistema di voto del Paese. Alla conferenza ha partecipato anche Carlos Mário Velloso, ex Presidente della TSE.

L’evento era parte del 74esimo meeting annuale della “Brazilian Society for the Progress of Science (SBPC)”, durante il quale è stato anche presentato il libro “Tutto quello che avresti sempre voluto sapere sulla macchina per il voto elettronico in Brasile”. 

Questo quanto dichiarato durante il meeting:

“Il TSE ha capito che doveva entrare nell’era dei computer e mettere la mano umana lontano dai voti una volta per tutte”.

Alla conferenza è intervenuto anche il professor Avelino Zorzo che ha delineato una panoramica dell’evoluzione del sistema elettorale in Brasile fino ad arrivare al funzionamento delle urne elettroniche, mostrando che ci vorrebbero oltre mille anni prima che una persona, con l’aiuto di un potente computer, rompa una sola delle dozzine di chiavi crittografiche di cui è dotato il sistema di voto elettronico.

Durante lo speech si è quindi spiegato come funziona l’auditing e l’ispezione dei voti, dallo sviluppo dei sistemi alla fase post-elettorale, ma anche come in futuro si voglia usare maggiormente la crittografia e la blockchain per avere un sistema sempre migliore per le votazioni.

Le votazioni tramite blockchain in Brasile

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In Brasile si sta pensando alla blockchain come soluzione innovativa per le votazioni

Da anni si parla della blockchain come tecnologia che potrebbe rivoluzionare il sistema di voto, ma per il momento non è stato ampiamente adottato perché ci sono ancora molti problemi legati all’anonimato e quindi alla privacy e al poter stabilire chi ha veramente diritto di votare.

Inoltre, purtroppo la tecnologia blockchain è ancora poco conosciuta e con applicazioni poco user-friendly affinché tutti siano in grado di utilizzarla per un’attività così importante. Potrebbe, quindi, essere un deterrente a votare in modo facile.

Voatz e SecureVote per votare su blockchain

Esiste comunque un’azienda che si occupa di questo particolare use case. Si tratta di Voatz, che ha già aiutato in passato i cittadini del West Virginia per votare utilizzando i loro telefoni cellulari durante il ballottaggio del 2018. 

Tuttavia, questo progetto è stato fortemente criticato a causa dei problemi di sicurezza che potrebbe avere e, infatti, le autorità ne hanno sospeso l’uso nel 2020. 

Tra l’altro, la blockchain che Voatz utilizza sfrutta il framework di HyperLedger creato da IBM, quindi non si tratta di una blockchain permissionless come Bitcoin.

Anche in Italia si pensa da tempo ad un progetto per fare votazioni su blockchain. Infatti, già nel 2018 il Movimento 5 stelle ne parlava, ma non si sono tenute vere votazioni ufficiali con questi sistemi. 

Esiste anche un’altra app per votare: SecureVote. Si tratta di un’azienda australiana per votare tramite Internet su dispositivi mobile. 

FC Barcelona vota con blockchain

Sicuramente per votazioni “meno importanti” la blockchain viene già utilizzata. Ad esempio, ci sono diversi sondaggi creati su Socios per votare la maglietta della propria squadra di calcio del cuore o la musica di sottofondo dei goal. 

Di recente poi la squadra del FC Barcelona ha effettuato una votazione su blockchain attraverso la piattaforma di Vocdoni (basata sul protocollo di Aragon DAO) per eleggere i 30 rappresentanti del Consiglio consultivo dell’FCB, che è il consiglio direttivo del Barcellona. 

Nel comunicato stampa dedicato all’iniziativa si leggeva:

“Dopo aver completato un’autenticazione a due fattori tramite SMS, gli elettori hanno votato utilizzando firme cieche e hanno ricevuto una prova del codice di voto. Questo processo ha assicurato che ogni voto fosse conteggiato mantenendo l’anonimato degli elettori”.

Anche altre organizzazioni europee, tra cui Omnium Cultural, hanno utilizzato la piattaforma di voto per le assemblee degli azionisti e le elezioni. 

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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