Il governo dell’Iran ha ufficialmente approvato, con un nuovo regolamento ad hoc, l’uso delle crypto per le importazioni come misura per aggirare le sanzioni statunitensi imposte al suo settore finanziario e bancario.
Iran: le importazioni saranno pagate in crypto
Dando ascolto all’associazione iraniana degli importatori, aveva sottolineato, una settimana fa, la necessità che fosse approvato un quadro normativo stabile per le criptovalute, il governo dell’Iran ha approvato un regolamento per autorizzare l’uso delle criptovalute per il commercio estero.
La decisione è arrivata dopo che il governo iraniano, ai primi di Agosto, come riportato dal giornale locale Tasmin, ha presentato il suo primo ordine basato su criptovalute, del valore di 10 milioni di dollari, senza, però, che fosse specificato di quale transazione si trattasse e quale asset digitale fosse stato utilizzato.
Alireza Peyman-Pak, capo dell’Organizzazione per la promozione del commercio (TPO) del Paese, ha confermato quest’ordine in un tweet e ha affermato che potrebbe essere il primo di molti altri:
“Entro la fine di settembre, l’uso di criptovalute e contratti intelligenti sarà diffuso nel commercio estero con i paesi target”.
این هفته، اولین ثبت سفارش رسمی واردات با #رمز_ارز به ارزشی معادل ۱۰ میلیون دلار با موفقیت صورت پذیرفت. تا پایان شهریور ماه، استفاده از رمز ارزها و قراردادهای هوشمند به صورت گسترده در تجارت خارجی با کشورهای هدف عمومیت خواهد یافت. #فصل_جدید_تجارت_خارجی
— علیرضا پیمان پاک🇮🇷 (@peymanpak_ir) August 9, 2022
Secondo la principale associazione degli importatori iraniani, il quadro regolatorio che è stato approvato si rendeva necessario per rendere stabile la possibilità di utilizzare questa forma di pagamento per le transazioni commerciali e permettere a chi lo desiderasse di avere una precisa normativa in materia.
Il ministro del Commercio, Seyed Reza Fatemi Amin, ha affermato che:
“La risoluzione appena approvata specifica tutte le questioni relative alle criptovalute, incluso come fornire carburante energia per il loro estrazione e come concedere licenze”.
Il nuovo quadro normativo
Le nuove normative consentono il pagamento in asset digitali per l’importazione di qualsiasi merce nel Paese, una mossa che potrebbe consentire all’Iran di aggirare le sanzioni statunitensi che hanno paralizzato l’economia e indebolito gravemente la valuta nazionale.
Un sistema che secondo alcuni viene utilizzato già da diversi anni nel Paese per pagare beni anche di prima necessità. Le criptovalute si stanno diffondendo grandemente negli ultimi anni, proprio per l’opportunità che offrono di aggirare in parte le dure sanzioni imposte al Paese.
L’anno scorso, un’indagine dell’agenzia di stampa internazionale Reuters ha rivelato come il 4,5% dell’estrazione globale di Bitcoin si svolgeva in Iran, in parte a causa dell’elettricità a basso costo, dove è fortemente sovvenzionata. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa, le sanzioni statunitensi avrebbero contribuito ulteriormente all’aumento delle attività minerarie e all’uso delle criptovalute.