Dopo che il governo in Iran ha deciso qualche giorno fa che le importazioni possono essere pagate in criptovalute, l’associazione degli importatori sta spingendo verso un quadro normativo crypto più preciso e stringente.
Queste nuove regole dovrebbero arrivare verso la fine di settembre 2022, stando a quanto affermato da un funzionario del governo iraniano.
La regolamentazione dell’Iran in fatto di crypto dovrebbe essere piuttosto friendly nei riguardi del settore e lo stesso funzionario Alireza Peymanpak, Viceministro del Ministero dell’Industria, delle Miniere e del Commercio, ha infatti spiegato che l’uso degli smart contract e delle criptovalute diventerà ampiamente diffuso nel commercio.
Peymanpak ha dichiarato:
“L’uso di criptovalute e smart contract sarà diffuso nel commercio estero con i Paesi target”.
Per fare questo è, quindi, necessaria una chiara e, soprattutto, stabile regolamentazione sulle criptovalute, che non cambi ogni mese:
“La domanda principale è se il governo iraniano abbia previsto regole fisse per l’uso delle criptovalute che non cambieranno per diversi mesi, e nel frattempo le imprese attive in questo campo digitale non saranno danneggiate”.
Summary
Le criptovalute in Iran
Come detto, solo qualche giorno fa in Iran è stata ufficializzata la prima importazione pagata in crypto – non è stata specificata quale sia stata la criptovaluta utilizzata – del valore di 10 milioni di dollari.
Questo ha segnato il primo passo per aggirare le sanzioni imposte al Paese dagli U.S.A.
Già nel 2019 l’Iran aveva reso legale il mining, regolamentandolo rigorosamente. Attualmente pare siano ben 118 le aziende che si occupano di mining di Bitcoin nel Paese.
Successivamente, nel gennaio 2020, l’Iran aveva concesso più di 1000 licenze per fare mining, con iMiner che nel maggio 2020 era la più grande azienda a gestire una mining farm nel Paese.
Kraken e i problemi in Iran
Nel frattempo, a fine luglio, il famoso exchange Kraken era stato indagato per una violazione delle sanzioni imposte in Iran.
In particolare, Kraken sarebbe stato messo sotto indagine per aver permesso il trasferimento di valute digitali in Iran, malgrado le sanzioni imposte dal governo U.S.A. lo impediscano.