Ieri sulla rete Cardano è stato effettuato con successo l’hard fork Vasil.
Summary
Cardano. L’Hard fork Vasil è realtà
🎊 #Vasil deployed!!
Thank you to @CardanoStiftung, @InputOutputHK, #SPOs, and everyone in the #Cardano ecosystem that made it happen! 🎉#CardanoCommunity pic.twitter.com/p4oK2T9FMa
— Cardano Foundation (@Cardano_CF) September 22, 2022
La rete Cardano infatti evolve grazie ad hard fork, e Vasil faceva parte della roadmap di aggiornamento della rete. Si è trattato pertanto di un passaggio necessario, ed importante, per l’evoluzione di questa tecnologia.
L’aggiornamento Vasil apporterà miglioramenti significativi alla rete Cardano, soprattutto in termini di prestazioni e capacità. Aumenterà infatti il throughput, ovvero il volume di transazioni gestibili nell’unità di tempo, e migliorerà l’esperienza per gli sviluppatori grazie a prestazioni di script migliorate, con maggiore efficienza e costi inferiori.
Il progetto Cardano è stato lanciato a settembre del 2017, ma non sono ancora molti i protocolli decentralizzati che operano specificatamente su questa rete.
Ad esempio per quanto riguarda la DeFi la rete Cardano è solamente al 27° posto per TVL (Total Value Locked), superata addirittura da Bitcoin. Fino ad oggi sono stati immobilizzati sui protocolli DeFi su Cardano meno di 83 milioni di dollari, contro ad esempio i 32 miliardi di Ethereum, ed i 5 miliardi di Tron e Binance Smart Chain.
Anche al di fuori della DeFi non sono ancora molte le dApp che girano su Cardano, mentre sono ormai moltissime quelle che girano su altre blockchain come Ethereum, Solana o Polygon.
Lo sviluppo di Cardano non è stato velocissimo, perché procede per gradi e con cautela. Questo ha significato una crescita lenta che non ha ancora mai fatto registrare un vero e proprio boom che abbia attratto migliaia di sviluppatori con centinaia di progetti di successo.
Nonostante ciò la sua criptovaluta ADA invece ha riscosso nel corso del tempo un certo successo. Ancora oggi, escluse le stablecoin, è al quinto posto assoluto per capitalizzazione di mercato, dietro a XRP ma davanti a SOL di Solana.
Il successo dell’aggiornamento Vasil ha dato una lieve spinta al valore di ADA sui mercati crypto, aumentato del 6% nelle ultime 24 ore. Tuttavia il prezzo attuale è solo di poco superiore a quello di una settimana fa, ed in linea con il valore che aveva un mese fa.
Il livello attuale è di quasi l’85% inferiore al massimo storico di settembre 2021, e di fatto attualmente staziona sui livelli di inizio febbraio 2021, ovvero prima che sul prezzo di ADA si innescasse la bolla speculativa dell’anno scorso.
Da questo punto di vista il trend storico del prezzo di ADA segue l’evoluzione storica del progetto Cardano, sebbene ad oggi quest’ultima non abbia ancora prodotto risultati simili a quelli ottenuti ad esempio da progetti anche più giovani come Solana o Binance Smart Chain.
L’andamento del prezzo di Cardano
Se si esclude la bolla speculativa di fine 2017, quando il prezzo di ADA passò da 0,05$ a 1,2$ in poco più di un mese, per lungo tempo è rimasto sotto gli 0,3$. Anzi, a fine 2018 il prezzo era tornato anche sotto gli 0,05$, ma a maggio 2020 aveva iniziato una prima risalita quando ci fu un’accelerata nel processo di sviluppo della tecnologia.
In particolare a luglio 2020 ci fu il primo grande balzo in avanti con il lancio della fase Shelley. Il prezzo di ADA salì fin sopra gli 0,14$, ovvero più che triplicando il proprio valore rispetto a fine 2018.
Ad inizio 2021 iniziò il passaggio alla terza fase del progetto, denominata Goguen, ed il prezzo di ADA si impennò. Oltretutto era iniziata la grande bullrun del 2021, quindi le due cose si sono sommate producendo una vera e propria impennata.
Infatti a fine gennaio il prezzo di ADA era già salito a 0,35$, mentre a febbraio era addirittura schizzato a 1,3$, facendo registrare il nuovo massimo di sempre.
Seguendo il boom del mercato crypto, a maggio 2021 superò i 2$, ma in seguitò scese sotto gli 1,2$.
A settembre 2021 però arrivò l’aggiornamento Alonzo che finalmente aggiunse il supporto per gli smart contract sulla mainnet. Fino a quel momento era molto difficile riuscire a far girare veri e propri smart contract su Cardano, quindi fu un’implementazione epocale per questa rete.
Infatti il prezzo di ADA schizzò nuovamente in alto arrivando al massimo storico di 3$. Si trattava di un valore di 30 volte superiore a quello di dodici mesi prima. In altre parole durante la bolla speculativa del 2021 il prezzo di ADA è arrivato a far registrare un +2.900%.
Già a fine settembre 2021 però la bolla iniziò a sgonfiarsi, e da allora il prezzo è sceso quasi costantemente fino a tornare attorno agli 0,4$. Si tratta di un livello ancora ben superiore agli 0,1$ che aveva prima che si innescasse la bullrun del 2021, ma in linea con quello di febbraio dello stesso anno.
Alla luce di ciò non stupisce più di tanto che l’aggiornamento Vasil non abbia avuto sul prezzo di ADA un impatto simile a quello ad esempio di Alonzo, perchè durante il 2021 non solo era in atto una bullrun dominata da un eccesso di entusiasmo, ma i mercati crypto erano anche dominati dalla FOMO (Fear Of Missing Out). Ormai da diversi mesi non c’è più né entusiasmo né FOMO sui mercati crypto, venendo quindi a mancare la maggiore spinta agli acquisti di criptovalute.
Prima di ritornare ad una sorta di normalità sarà necessario che vengano smaltite tutte le conseguenze generate dall’eccesso di entusiasmo del 2021, e questo potrebbe richiedere ancora un po’ di tempo.
Tuttavia d’altro canto in assenza di eccesso di entusiasmo lo sviluppo dei progetti crypto può procedere con più calma e raziocinio, cosa che probabilmente piace molto agli sviluppatori, e forse ancora di più a quelli di Cardano. Infatti Cardano ha sempre avuto uno sviluppo lento ma costante, razionale e ben organizzato, che male si addice al nervosismo dei mercati finanziari.
Ora pertanto per il progetto Cardano si è aperta una nuova fase di sviluppo calmo e continuo, in cui le pressioni per gli sviluppatori potrebbero essersi notevolmente ridotte, rispetto a quelle dell’anno scorso.
Secondo IOHK, Vasil è addirittura il programma di lavoro più ambizioso che abbiano mai intrapreso.
The #Vasil upgrade is the most ambitious program of work we’ve undertaken. Today is a culmination of months of hard work, not just for IOG & @CardanoStiftung teams, but for the whole community. 💪
3/5— Input Output (@InputOutputHK) September 22, 2022
Infatti il 27 settembre inizierà la nuova epoca di Cardano, e sulla catena sarà attivo il nuovo modello di costo Plutus V2 che renderà disponibili nuove funzionalità complete agli sviluppatori.
Da notare quindi che le conseguenze di questo aggiornamento non sono immediate, ma bisognerà attendere almeno il 27 settembre per vederle dispiegare appieno. In altre parole occorreranno settimane o mesi per poter vedere se questi aggiornamenti avranno davvero saputo aiutare gli sviluppatori a creare nuove dApp su Cardano.
A dire il vero non sarà facile per Cardano recuperare il gap che ancora la divide ad esempio da Binance Smart Chain, Solana o Tron. Ethereum è inarrivabile per chiunque, quindi gioca una competizione a sè, e Terra si è autoeliminata a maggio. Anche Avalanche, che sembrava molto ben avviata fino a maggio, ha subito un contraccolpo significativo con l’implosione di Terra, ma al tempo stesso sta emergendo Polygon come una realtà in grande crescita.
Quindi esclusi Bitcoin ed Ethereum, che vanno per la loro strada e di fatto non competono più con nessuno, il sottobosco delle blockchain più o meno decentralizzate che competono per emergere è piuttosto ricco, ed è formato sia da blockchain ricche ma relativamente poco usate, come Cardano, sia da blockchain non ancora particolarmente ricche ma già molto usate, come Polygon. In mezzo ce ne sono anche di molto ricche e molto usate, come Binance Smart Chain.