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Successo per l’hard fork Alonzo di Cardano: arrivano gli smart contract

L’hard fork Alonzo di Cardano è avvenuto domenica 12 settembre, aggiungendo finalmente il supporto per gli smart contract sulla mainnet. 

L’unione di nuovi protocolli Shelley e Alonzo

L’aggiornamento è andato come previsto ed è testato. Vale la pena sottolineare che questo non è stato il normale hard fork che spesso porta alla creazione di catene diverse come nel caso di Bitcoin (BTC) e Bitcoin Cash (BCH) o Ethereum (ETH) e Ethereum Classic (ETC).

Al contrario, gli sviluppatori di Cardano hanno creato l’Hard Fork Combinator (HFC)  per unire due diversi protocolli, ovvero Shelley e Alonzo, in un unico ledger al fine di garantire una transizione senza problemi tra i protocolli.

Durante l’epoch rollover che ha implementato questo aggiornamento,si è tenuto un party sul canale YouTube ufficiale di IOHK, la società dietro lo sviluppo di Cardano:

Charles Hoskinson, il CEO di IOHK e founder di Cardano, ha indossato un costume da Ghostbusters, in onore dei numerosi critici che molto spesso hanno definito Cardano una ghostchain (catena fantasma), riferendosi all’assenza di token e dApp su questa blockchain Proof of Stake. 

Ora sembra proprio che i detrattori dovranno rivalutare le loro critiche visto che anche prima dell’attivazione degli smart contract, Cardano ha già visto la creazione di migliaia di token e NFT.

I primi smart contract su Cardano

Non c’è voluto molto tempo dopo l’evento HFC di Alonzo prima che gli sviluppatori implementassero gli smart contract

Uno di questi è stato aggiunto dallo stesso IOHK per la Lobster Challenge. Nelle ultime settimane, Charles ha avuto un misterioso peluche di aragosta seduto sul suo microfono e, per divertimento, è stato sviluppato uno smart contract a suo nome.

Questo, e i molti altri smart contract già operativi, hanno  permesso ai sostenitori di Cardano di vincere oltre 1 milione di dollari per la scommessa su Polymarket.

Le ere di Cardano dopo Goguen

Questo aggiornamento tanto atteso ha permesso all’ecosistema Cardano di entrare nella cosiddetta Era Goguen

Questa parte della roadmap sarà tutta incentrata sugli smart contract, le dApp e l’interoperabilità con altre blockchain e criptovalute, soprattutto con Ethereum grazie al ponte creato dall’ERC20 Converter.

Le altre due ere saranno poi Basho:

“L’era Basho di Cardano è un’era di ottimizzazione, volta a migliorare la scalabilità e l’interoperabilità della rete. Mentre le precedenti ere di sviluppo si sono concentrate sulla decentralizzazione e su nuove funzionalità, Basho mira a migliorare le prestazioni di base della rete Cardano per supportare meglio la crescita e l’adozione di applicazioni con un elevato volume di transazioni”.

E Voltaire:

“L’era Voltaire di Cardano fornirà gli ultimi pezzi necessari alla rete Cardano per diventare un sistema autosufficiente. Con l’introduzione di un sistema di voto e di tesoreria, i partecipanti alla rete saranno in grado di utilizzare i loro diritti di partecipazione e di voto per influenzare il futuro sviluppo della rete”.

 

Patryk Karter
Patryk Karter
Appassionato di nuove tecnologie, nutrizione e filosofia, Patryk passa le giornate ad esplorare l'infinito universo del web. Si sposta a Londra dopo aver vissuto la maggior parte della sua vita a Roma. Tenta la vita da studente di Informatica presso il King's College of London ma capisce presto che non è la strada per lui, invece decide di investire il suo tempo e denaro nel mondo della Blockchain e nel frattempo completare corsi universitari disponibili sul web. Ora si occupa di trading e svolge dei lavori come freelancer.
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