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Cos’è Quant Network?

Quant Network è una blockchain in larga espansione, seppur poco conosciuta forse al grande pubblico, che mira a risolvere alcuni problemi legata al mondo delle blockchain, primo tra tutti l’interoperabilità su diverse reti.

Le novità di Quant Network

Il concetto di “interoperabilità blockchain” si riferisce alla capacità di diverse reti blockchain di scambiare e sfruttare i dati tra loro e di spostare tipi unici di risorse digitali tra le rispettive blockchain delle reti. In un sistema interoperabile, le reti e le risorse blockchain una volta disparate possono facilmente collegarsi ed essere combinate l’una con l’altra. Questa importante funzione è diventata sempre più necessaria per gli sviluppatori e le Dapp soprattutto alla luce della grande esplosione dei mercati della DeFi e degli NFT. Per questo motivo molte blockchain, tra cui Cardano e polkadot, stanno da tempo studiando come sviluppare sistemi per permettere questa funzione nelle loro reti.

Quant Network è stata fondata nel 2015,  consente la creazione di cosiddette mDapp, che consentono alle applicazioni decentralizzate di operare contemporaneamente su più blockchain. Overledger di Quant è il primo gateway API indipendente dalla blockchain al mondo. Esso in pratica rappresenta il nucleo attorno al quale dovrebbe essere costruito un futuro ecosistema dell’economia digitale, sempre secondo quelle che sono le tesi portate avanti dai fondatori e sviluppatori di Quant Network. Questo sistema come viene spiegato anche sul sito dell’azienda  consente agli sviluppatori e alle aziende al suo interno di creare applicazioni multi-chain decentralizzate (note come MApps) per i propri clienti.

In questo modo avviene quella che può essere considerata come una rimozione delle barriere di comunicazione tra le varie blockchain e il supporto per l’uso di MApp come dApp in esecuzione su più registri diversi. Grazie a ciò l’applicazione del protocollo Quant è ora possibile sulle reti di Ethereum, Ripple e Bitcoin.

Nelle ultime settimane il titolo ha fatto registrare una vera e propria  impennata delle quotazioni passando dai circa $99 di inizio settembre agli oltre $170 di questi giorni, sembra  grazie ad alcune voci secondo cui il protocollo sarebbe stato presto adottato da alcuni organismi governativi.

Un ecosistema immerso nell’inverno crypto

Tutto questo malgrado il mercato continui, invece, in quello che viene definito ormai da mesi come l’inverno delle criptovalute. Secondo alcuni un ulteriore spinta alle quotazione è stata fornita anche da Sibos, la più grande conferenza al mondo dedicata ai servizi finanziari. Ospitata da SWIFT, che qualche giorno fa ha presentato le sue idee sulla CBDC, la conferenza ospiterà diverse migliaia di partecipanti, inclusi i dirigenti di Quant Network.

Grandi aspettative gli sviluppatori della società rivestono anche nel prossimo lancio delle CBDC o valute digitali di stato. 

In un lungo report dell’azienda, che spiega le funzionalità che possono essere utilizzate per le nuove CBDC, si legge:

“Mostriamo come i requisiti obbligatori di privacy e sicurezza, apertura, prestazioni elevate e scalabilità sono integrati in una piattaforma per l’innovazione che crea la garanzia per le istituzioni finanziarie e i fornitori di pagamenti regolamentati di integrare le CBDC nei loro flussi di pagamento.

Infine, dimostriamo come l’interoperabilità abbatta i giardini recintati dei sistemi di pagamento in silos. Offrendo ai clienti e alle aziende scelta, velocità e accesso per favorire una nuova generazione di pagamenti, i loro fondi possono vagare per il mondo ed effettuare transazioni su qualsiasi sistema di pagamento supportato da qualsiasi DLT o combinazione di DLT, pubblico o privato”.

Il Chief Officer Product della società, Martin Hargreaves, ha voluto anche sottolineare come le CBDC potrebbe essere uno strumento utilissimo anche per i consumatori e non solo per gli Stati:

“I consumatori potrebbero utilizzare la nuova funzionalità di contratto intelligente all’interno delle CBDC, simile all’escrow, per emettere automaticamente il pagamento dopo la consegna sicura e protetta di beni o servizi. Questa funzione aiuterebbe le persone a evitare il processo di restituzione/rimborso e ad accedere al proprio denaro. I commercianti potrebbero vedere i pagamenti liquidati e regolati più velocemente, prevenire gli storni di addebito e ottenere una visione più accurata dei loro conti e delle scorte”.

Ed è per tutti questi motivi che molti analisti pensano che il titolo possa crescere ulteriormente anche dopo aver guadagnato in poco più di un mese circa l’80% confermandosi come uno dei token che ha meglio performato il mercato in questo deludente mese di settembre e di primi dieci giorni di ottobre ( basti pensare che negli ultimi tre mesi ha segnato una performance del 106% in più di quella di Bitcoin e del 71% rispetto a quella di Ethereum). I prossimi obiettivi per gli analisti sarebbero posti in area $180/$190, che sembrano assolutamente alla portata del titolo.

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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