In quest’articolo verranno analizzate le performance trimestrali delle stock di Netflix e Facebook.
Summary
Q3 del 2022 delle stock di Netflix e Meta (Facebook)
Netflix stock
Il Q3 di Netflix risveglia gli analisti da un sentiment di paura e riporta ottimismo tra gli addetti ai lavori, la tanto temuta inflazione che ha rinvigorito il dollaro sembrava avrebbe consegnato un conto salto in questa trimestrale, invece, così non è stato.
Le azioni del colosso dell’intrattenimento Netflix Inc. (NLFX) sono salite di oltre il 14% durante l’after-hour a seguito proprio della pubblicazione dei dati sulla trimestrale che contro ogni aspettativa sono state ottime al punto che quello della società di film e serie sembra un vero e proprio caso studio.
Le stime di utili, ricavi e anche del numero di abbonamenti hanno abbondantemente superato i dati attesi per questo Q3.
Il super Dollaro resta un problema da affrontare e rende il mercato volatile oltre ad influire negativamente sui ricavi per la società.
Il trimestre ha fatto registrare un incremento di due milioni in meno rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente ma un recupero netto rispetto lo scorso trimestre con ben 2,4 milioni di abbonati paganti e il gap secondo la società sarà recuperato per il 50% nel Q4 per il quale sono attesi 4,5 milioni di nuovi abbonamenti.
Gli abbonati paganti del Q4 dello scorso anno erano 8,3 milioni contro i 4,5 milioni attesi quest’anno.
Quanto al recente piano pubblicitario (ADV) messo in atto la società è intervenuta in un commento:
Netflix ha dichiarato:
“Sebbene siamo molto ottimisti riguardo al nostro nuovo business pubblicitario, non ci aspettiamo un contributo sostanziale nel quarto trimestre del 22, poiché stiamo lanciando il nostro piano Basic with Ads all’interno del trimestre e prevediamo di far crescere la nostra adesione a questo piano gradualmente nel tempo.”
Utile e fatturato di Netflix Inc. (NFLX)
L’utile di Netflix Inc si è attestato a 3,10 dollari americani, uno scarto di 0,92 dollari in più rispetto alle stime che gli analisti ponevano a 2,18 dollari.
Il fatturato, invece, in questo Q3 ha toccato quota 7,93 miliardi di dollari americani rispetto alle attese che erano di 7,85 miliardi di dollari registrando un incremento su base annua del 6% totale.
Il margine operativo della società americana era previsto toccasse il 16% mentre confermando l’euforia per la restante parte dei dati il dato è stato del 19,3% beneficiando di maggiori entrate e tempistiche.
Sophie Lund-Yates, Lead Equity Analyst presso Hargreaves Lansdown, ha dichiarato:
“La crescita a sorpresa degli abbonamenti di Netflix ha davvero rubato lo spettacolo. I mercati erano preparati per una serie di risultati molto più miserevoli, ma i contenuti forti di artisti del calibro di The Jeffrey Dahmer Story e l’ultima puntata di Stranger Things sembrano aver convinto le persone a restare con la piattaforma e attirato i neofiti nell’ovile. Netflix ha anche voluto sottolineare uno dei suoi principali punti di forza: la sua maturità. Ciò significa che sta generando profitti con successo, che i suoi rivali più giovani non possono vantare. Questo è qualcosa che non dovrebbe essere trascurato, ma non è nemmeno sufficiente per garantire una caduta del microfono dal provider di streaming originale.
Essere il più grande è stato sufficiente per far sopravvivere Netflix, ma non è più così. Sebbene la crescita recente sia stata impressionante, deve ancora affrontare un atto di equilibrio nell’attirare nuovi abbonati di fronte a una forte concorrenza, il tutto cercando di mantenere la disciplina con la sua spesa. L’introduzione di un sistema a livelli pubblicitari all’inizio di novembre è un tentativo di rendere il servizio più attraente per una base di consumatori che sta stringendo i cordoni della borsa. Il numero totale di case britanniche con almeno un abbonamento in streaming è diminuito di quasi 1 milione da gennaio a settembre, in un chiaro promemoria del cambiamento della marea dei consumatori.
La sfida di Netflix è che il suo vantaggio competitivo si sta attenuando. I rivali stanno colmando il divario sulla qualità dei contenuti. Le riduzioni di pagamento offerte per la versione supportata dalla pubblicità probabilmente non rappresentano un buon valore di mercato rispetto alle offerte concorrenti, in particolare il bundle Disney+ e Hulu. L’azienda rischia di vedere i suoi clienti più redditizi, che pagano per risoluzioni più elevate e streaming offline, scivolare verso un piano più economico. Ciò significa che Netflix rischia di sacrificare il margine in nome dell’arresto dei deflussi di abbonati, piuttosto che ricostituire la parte superiore della canalizzazione con nuovi.
Tutto sommato, Netflix ha spostato i riflettori su una tonalità più lusinghiera, ma ci sono alcune sfide competitive considerevoli che aspettano dietro le quinte”.
Meta (Facebook) in Borsa
Gli stock del social blu perdono un po’ di terreno in attesa delle trimestrali previste per il 26 e 27 ottobre 2022 attestandosi a 132,80 dollari con un magro -0.93%.
Meta preme sul discorso privacy e per far recuperare terreno ai propri stock a Wall Street si fregia dei servizi di MPC per creare appeal tra gli utenti che sempre più ricercano la sicurezza.
Le azioni della società negli ultimi sei mesi hanno lasciato sul campo ben 15 dollari di valore e la differenza con gli stock a un anno è ancora più impietosa, mostrando una perdita del 63%.
Gli analisti sono concordi su un fisiologico recupero che avverrà l’anno prossimo per il titolo che con un bear market sul viale del tramonto e il progressivo miglioramento del metaverso blu riuscirà a riportare Meta (Facebook) ai fasti di un tempo anche e soprattutto in termini di utili, valore delle azioni e iscritti al social.
L’MPC Alliance che è una organizzazione no profit con il fine di accrescere la consapevolezza e una maggiore privacy grazie all’aiuto della tecnologia crittografica, vanta tra le sue fila dozzine di società tra cui Bosch (59 il numero totale di aziende aderenti) e quasi tre dozzine di altre aziende hanno recentemente aderito.
Frank Wiener, Presidente di MPC Alliance e Direttore Marketing a Blockdaemon, ha affermato:
“Il calcolo multipartitico o MPC è indiscutibilmente emerso come una tecnologia di sicurezza dei dati critica e affidabile negli ultimi anni e l’adozione della tecnologia si sta rapidamente espandendo in un’ampia varietà di applicazioni per la privacy dei dati. Aggiungiamo più nuovi membri ogni mese, il che ci offre più risorse per intraprendere nuove iniziative. L’adesione di importanti istituzioni come Meta all’organizzazione rafforza l’alleanza e fornisce una convalida del mercato ancora maggiore”.
Sanjay Saravanan, che guida il gruppo di ricerca sulla crittografia applicata a Meta, ha commentato:
“L’anno scorso, abbiamo condiviso la nostra visione a lungo termine sulle tecnologie che migliorano la privacy e su come crediamo che diventeranno fondamentali per il futuro delle esperienze pubblicitarie personalizzate. MPC è una parte fondamentale di questo stack tecnologico e riteniamo che la collaborazione del settore sia essenziale per lo sviluppo di soluzioni interoperabili e un insieme condiviso di standard per supportare un Internet libero e aperto.L’alleanza MPC è già leader del settore nell’aumentare la comprensione e l’adozione di MPC per varie applicazioni e siamo orgogliosi di far parte dello sforzo”.
L’MPC Data Privacy Summit ha permesso a tutte le società aderenti tra cui Facebook (Meta), tecnici, organizzazioni accademiche e commerciali, autorità di regolamentazione ed esperti legali di lavorare insieme sul miglioramento dell’ MPC e su come migliorare la privacy.
La tecnologia è dimostrato venga spesso incontro alla risoluzione di problemi reali ed MPC è ad oggi la tecnologia più inflazionata dai fornitori di servizi crypto nativi ed anche dai fornitori di servizi finanziari tradizionali, gli stessi Google, Meta, Partisia e Commissione Europea se ne servono ad esempio.