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Coinbase supporta la causa di Grayscale per il suo ETF Bitcoin spot

Grayscale, il principale fondo su criptovalute al mondo, ha deciso di intentare una causa contro la SEC per la mancata approvazione del suo nuovo ETF spot in Bitcoin. Il caso si riferisce alla richiesta inviata alla SEC per un nuovo fondo ETF spot in Bitcoin. Ma la richiesta è stata rifiutata come le altre presentate, dall’autorità di controllo della Borsa americana, guidata da Gary Gensler.

La questione riguarda sempre un atteggiamento molto ostile da parte della SEC nei confronti dei prodotti di investimento che investirebbero direttamente sul sottostante Bitcoin. Il presidente della SEC ha sempre mantenuto la sua posizione molto ferma contro prodotti legati agli asset digitali che non avrebbero le autorizzazioni che sono destinate alle securities.

Secondo la SEC, come si può ben vedere dalla lunga causa portata avanti contro Ripple, la maggior parte dei token messi sul mercato sarebbero da considerarsi alla stregua di securities, e quindi dovrebbero sottostare  alle rigide regole stabilite per tutti i prodotti come titoli ed obbligazioni.

Grayscale dopo il rifiuto ricevuto dalla SEC ha deciso di adire le vie legali, e in questa sua causa sta raccogliendo molte adesioni da diversi operatori del mondo crypto.

Coinbase si allea con Grayscale per l’approvazione del suo ETF

Tra tutti, l’exchange americano Coinbase, che ha presentato un documento amicus a sostegno della causa di Grayscale Investments.

Amicus briefs, o amicus curiae, è quell’atto presentato da una società o  un’organizzazione o un individuo che non è coinvolto in un procedimento giudiziario ritiene di poter offrire competenze che potrebbero essere preziose per prevalere in una causa in tribunale, come quella intentata da Grayscale.

Secondo Coinbase che ha presentato il documento presso la corte federale del distretto di Colombia, ci sarebbe una vera e propria persecuzione da parte della SEC contro i prodotti spot in Bitcoin, Da inizio anni sarebbero già una ventina gli ETF di questo tipo bocciati dalla SEC. proprio la settimana scorsa è arrivata una nuova bocciatura da parte dell’autorità di controllo della borsa americana, che ha rifiutato emissione di ETF su Bitcoin presentato da Wisdomtree.

Grayscale offre come il prodotto in criptovalute più importante, con circa 2 miliardi di dollari di patrimonio, Il Grayscale Bitcoin trust. Obiettivo della società era quello di trasformare questo trust appunto in un ETF in Bitcoin. Ma la SEC ha negato l’autorizzazione.

Oltre a Coinbase anche la Blockchain Association, la Camera di Commercio Digitale e il Coin Center hanno sostenuto il fondo in questa sua battaglia legale contro la SEC. I membri della Blockchain Association includono tra le altre società Circle, Jump, Kraken e Ripple, mentre la Camera di Commercio Digitale annovera tra i suoi membri Binance.US, Citigroup, Fidelity, Goldman Sachs e Mastercard. Coin Center invece è un istituto di istruzione e ricerca focalizzato su questioni di politica pubblica relative alle criptovalute.

Nella tesi portata avanti da questi gruppi di aziende gruppi si ribadisce come la SEC non abbia riscontrato alcun difetto per esempio nell’approvare decine di future su Bitcoin, che sarebbero molto simili a quello presentato da Grayscale ma più rischiosi per gli investitori.

Grayscale presenta un ricorso

Nel ricorso legale presentato al tribunale si legge:

“Questo approccio ha consentito alla commissione di selezionare vincitori e vinti senza dover rendere conto delle proprie ragioni al pubblico interessato o ai tribunali, privando così gli investitori della libertà di compiere le proprie scelte di investimento e le imprese della certezza di cui hanno bisogno per innovare e soddisfare la domanda degli investitori”.

Il documento di 100 pagine continua affermando che l’autorità di regolamentazione starebbe compiendo un’azione “arbitraria e capricciosa” come definita dalla legge sulla procedura amministrativa (APA). 

In questa battaglia legale il fondo avrebbe anche incaricato un noto legale, che già ha fatto parte della squadra legale della Casa Bianca sotto la presidenza di Barack Obama.

La Camera di commercio degli Stati Uniti, ha scritto nel documento:

“L’APA offre indubbiamente alle agenzie amministrative un margine di manovra quando emettono giudizi politici affidati loro dal Congresso. Ma l’APA non dà a un’agenzia un assegno in bianco per prendere decisioni che interessano ampi settori dell’economia attraverso ordini che ignorano i mandati statutari, tracciano distinzioni arbitrarie e si basano su giudizi politici ampiamente applicabili espressi nell’ombra”. 

Ma anche alcuni ex regolatori ed ex appartenenti alla SEC sembrano in questa causa (così come anche se indirettamente era accaduto per la causa contro ripple) venire in soccorso della società crypto. 

Due ex commissari della SEC (incluso l’ex presidente Harvey Pitt), ex commissari della Commodity Futures Trading Commission, un certo numero di accademici senior e l’ex revisore dei conti Brian Brooks hanno presentato anch’essi le proprie memorie amicus a favore di Grayscale. 

In questa nuova memoria definiscono del tutto arbitrarie le posizioni della SEC contro la proposta di lanciare un ETF da parte del fondo, giudicata del tutto legittima.

Ma la SEC e soprattutto il suo combattivo presidente Gensler non sembrano affatto farsi intimorire da queste prese di posizione a favore delle criptovalute. Gensler in più occasioni ha ribadito di ritenere che un buon 80% di criptovalute sarebbero da considerarsi alla stregua di securities.- Ed è per questo che devono essere attenzionate dalla autorità di controllo e sanzionate nel caso di vendita di token senza regolare autorizzazione.

La SEC si pone anche contro Ethereum

Nei giorni scorsi si è sparsa la voce secondo cui la SEC starebbe valutando con grande attenzione Ethereum dopo il suo aggiornamento Merge che darebbe il via al nuovo consenso Proof of Stake.

La questione riguarderebbe la pratica dello staking, che secondo Gensler potrebbe essere equiparato ad un prestito e quindi regolato di conseguenza. La SEC vorrebbe imporre le regole della KYC (Know your customer) anche allo staking di Ethereum. Una serie di regole che renderebbero molto più complicata tutta la procedura.

Insomma dopo un atteggiamento che non è certo esagerato definire in certi caso al limite del persecutorio da parte della SEC verso il settore, ora questa causa intentata da Grayscale potrebbe rappresentare il primo importante “contrattacco” del mondo delle criptovalute contro le autorità regolatorie. E secondo alcuni questo tentativo potrebbe avere una notevole spinta propulsiva da una probabile decisione favorevole del tribunale a favore di Ripple, nella sua lunga causa che la vede difendersi dalle accuse della SEC.

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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