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Credit Suisse: le news sul licenziamento di 9000 dipendenti e le azioni in Borsa

Tante news – negative per lo più – per la banca d’investimento svizzera, Credit Suisse, che ha di recente dichiarato che licenzierà ben 9000 dipendenti entro il 2025, in tutto il mondo, e di conseguenza le sue azioni in Borsa ne hanno risentito.

Il motivo sarebbe da ritrovarsi in una volontà di ristrutturazione da parte dell’azienda, anche se ovviamente la causa primaria sarebbe l‘impennata dello spread del default dei crediti.

Le perdite in casa Credit Suisse: le news fanno sprofondare le azioni

Già nel terzo trimestre del 2022, Credit Suisse stava perdendo ben 4.034 miliardi di franchi, ovvero circa 4.09 miliardi di dollari, rispetto alle aspettative degli analisti di 567.93 milioni di franchi. Inoltre, le sue entrate stavano già scendendo rispetto ai 434 milioni di franchi svizzeri registrati durante lo stesso trimestre del 2021.

Con il cambiamento di strategia che Credit Suisse attuerà per “ristrutturare radicalmente”, la banca crede che taglierà costi per il 15%, ovvero 2.5 miliardi di franchi entro il 2025. 

Da 52 mila dipendenti registrati a fine settembre 2022, si arriverà quindi ad uno staff composto da 43 mila dipendenti.

Il nuovo amministratore delegato della banca, Ulrich Koerner, ha così dichiarato:

“Questo è un momento storico per il Credit Suisse. Stiamo ristrutturando radicalmente la banca d’investimento per contribuire a creare una nuova banca più semplice, più stabile e con un modello di business più focalizzato sulle esigenze dei clienti.”

La nuova strategia di Credit Suisse prevede anche novità per quanto concerne il profilo di rischio con l’obiettivo di una riduzione del 40% delle Rwa (asset ponderati per il rischio) entro tre anni, attraverso modifiche da attuare in quattro diverse aree di competenza della banca. 

In particolare, nel comunicato stampa di Credit Suisse, si parla delle attività di capital market e advisory che saranno rinominate CS First Boston per “attrarre capitale” e stringere nuove “partnership preferenziali” con altre aziende, mentre le attività non strategiche ad alto rischio e bassa redditività, come quelle di Prime Services, verranno inserite nella Capital Release Unit per porne fine.

Le news sull’aumento di capitale, le azioni di Credit Suisse ne risentono

Un’altra mossa pensata dalla banca per riguadagnare terreno sul mercato sarebbe quella di raccogliere capitali per 4 miliardi di franchi svizzeri attraverso l’emissione di nuove azioni ad investitori qualificati, tra cui la Saudi National Bank, che si è impegnata ad investire fino a 1,5 miliardi di franchi. In questo modo la banca degli Emirati Arabi otterrebbe una partecipazione del 9,9% nell’azienda svizzera.

Credit Suisse e le performance delle sue azioni in Borsa

Dopo tutte queste notizie negative, il mercato non poteva che scontare la notizia e infatti le azioni in borsa di Credit Suisse sono scese di ben 18% alla chiusura di giovedì 27 ottobre.

Credit Suisse Group AG (CSGN) è quotato sulla borsa svizzera di Zurigo.

Credit Suisse e le news sul Credit Default Swap

D’altronde era da tempo che si vociferava che Credit Suisse fosse in rischio default: infatti, il volume dei Credit Default Swap, un indicatore che serve per determinare la solvibilità di un determinato istituto di credito, la settimana scorsa è tornato alla ribalta per il livello raggiunto da alcune tra le più importanti banche d’affari nel mondo tra cui Deutsche Bank, Barclays, Intesa Sanpaolo e proprio anche Credit Suisse, che hanno registrato dati pessimi.

La banca d’affari svizzera ad inizio ottobre, infatti, aveva registrato un valore di 255 CDS rispetto ai 55 performanti ad inizio anno, il dato è ai massimi dal 2009 e sta a significare che le assicurazioni per tutelare il rischio default della banca chiedono molto di più poiché il rischio di fallimento è quintuplicato in soli tre trimestri.

Credit Suisse e i conti criminali

Di sicuro non ha aiutato anche lo scandalo che a fine 2022 aveva colpito Credit Suisse quando una fuga di notizie aveva rivelato che tra i clienti della banca risultano esserci diversi criminali, truffatori e politici corrotti. 

Il lungo reportage del The Guardian aveva infatti portato alla luce informazioni riguardo i proprietari di 80 miliardi di franchi detenuti nei conti della banca svizzera.

Amelia Tomasicchio
Amelia Tomasicchiohttps://cryptonomist.ch
Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin. Precedentemente è stata un'autrice di diversi magazine crypto all'estero e CMO di Eidoo. Oggi è co-founder e direttrice di Cryptonomist, oltre che Italian PR manager per l'exchange Bitget. E' stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes. Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro "NFT: la guida completa'" edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.
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